Pagelle Atalanta-Bayer Leverkusen 3-0: Lookman fenomeno, Gasperini nell’Olimpo

L'Atalanta vince l'Europa League, strapazzando per 3-0 il Bayer Leverkusen nella finale di Dublino: le pagelle del match

Lorenzo Ferrai A cura di Lorenzo Ferrai
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L’Atalanta ha vinto l’Europa League. Dopo anni di imprese, vittorie storiche, ma senza alcun trofeo, Gian Piero Gasperini si scrolla definitivamente di dosso l’etichetta di grande incompiuto, così come la sua squadra. I bergamaschi vincono la prima coppa internazionale della sua storia e lo fa asfaltando in finale un Bayer Leverkusen irriconoscibile, infliggendo ai tedeschi la prima, dolorosa, sconfitta stagionale, dopo 51 risultati utili. Ademola Lookman è stato il grande protagonista della serata, con una tripletta da urlo che porta la coppa a Bergamo. La Dea è finalmente nell’Olimpo delle grandi.

Pagelle Atalanta

  • Musso 6: Chiamato poco in causa nel primo tempo, più impegnato nella ripresa. Sempre sicuro.
  • Djimsiti 7: Oggi capitano, gioca da leader vero. Non si lascia condizionare nemmeno dal cartellino preso in avvio. Un gigante.
  • Hien 7,5: Dirige con autorità una retroguardia che poteva essere messa in difficoltà dai peperini del Leverkusen. Preciso e sicuro, con zero sbavature.
  • Kolasinac 6,5: Stringe i denti e conduce un primo tempo attento, senza concedere nulla. Non ce la fa, fuori all’intervallo. (dal 46′ Scalvini 7: DNA bergamasco. Personalità e classe in diverse uscite dal basso)
  • Zappacosta 7,5: Solita grande corsa, non si risparmia mai. Assist illuminante per l’1-0. Poi rimane lucido e intelligente nella gestione. (dall’84’ Hateboer SV)
  • Ederson 8: Partita totale da parte di un giocatore totale. Mai in difficoltà, sempre puntuale e nel posto giusto. Recupera una miriade di palloni, sempre pronto a sacrificarsi.
  • Koopmeiners 7,5: Metronomo puro, cresce soprattutto nella ripresa, quando gestisce lucidamente tutti i palloni che gli arrivano.
  • Ruggeri 7: Non ha lo stesso passo di Frimpong ma se la cava bene. Nessun timore reverenziale e grande lucidità di scelta. (dal 91′ Toloi SV)
  • De Ketelaere 6: Spesso larghissimo a destra, trova poco spazio per liberarsi. (dal 57′ Pasalic 6,5: Timido all’inizio, si prende la scena con personalità)
  • Lookman 10: È ufficialmente arrivata la consacrazione. C’è la sua firma sulla prima impresa europea dell’Atalanta. Un gol da rapace d’area, altri due d’autore. Imprendibile, vince la finale da solo. Serata da fenomeno. Chiamatelo ancora rincalzo.
  • Scamacca 6,5: Si fa vedere poco sotto porta, ma è importante per svolgere il classico lavoro sporco. Spesso costretto a fare reparto da solo, se la cava molto bene. Ora è meno polemico di prima, ha capito l’importanza del collettivo. Merito di Gasperini, certo, ma anche suo. (dall’84’ Touré SV)

Pagelle Bayer Leverkusen

  • Kovar 6: Incolpevole.
  • Tapsoba 4: Sarà tornato a casa col mal di testa, dopo aver cercato di rincorrere Lookman in lungo e in largo. Impreciso, confuso, nonché costantemente in ritardo.
  • Tah 5,5: Il meno responsabile dietro. Bel duello con Scamacca, anche se non è proprio l’immagine della sicurezza.
  • Hincapié 4,5: Non lesina le incursioni in avanti, ma i dolori arrivano dietro. Perde totalmente Zappacosta nell’azione dell’1-0.
  • Stanisic 6: Fra i pochi a salvarsi un primo tempo da incubo dei tedeschi. Xabi Alonso lo tira fuori per riequilibrare la situazione. (dal 46′ Boniface 5,5: Ci prova ma non può fare miracoli)
  • Palacios 4,5: Si addormenta su Lookman, da lì, perde totalmente la bussola. (dal 69′ Andrich 5: Inghiottito dal centrocampo dell’Atalanta)
  • Xhaka 5,5: Lookman lo lascia sul posto con una giocata mirabolante. Un affronto per uno come lui. Non si arrende e prova a guidare l’assalto nella ripresa, ma predica nel deserto.
  • Grimaldo 5,5: È uno degli uomini più pericolosi del Leverkusen. La qualità non gli manca, e nemmeno le intuizioni, ma l’Atalanta lo anestetizza bene. (dal 69′ Hlozek 5: Il suo ingresso non cambia la partita)
  • Frimpong 5: Corre, sempre e comunque. Manca il solito cinismo capace di spaccare le partite. (dall’81’ Tella SV)
  • Adli 4,5: Scelto come punta centrale, non la vede mai. Fagocitato da Hien.
  • Wirtz 4,5: Era il grande atteso, si nasconde per larghi tratti. Quando viene chiamato in causa, non accende mai la luce. (dall’81’ Schick 6: Doveva entrare prima)

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