Sul tramonto di domenica 23 ottobre, alle ore 18:00, si disputerà una delle partite più interessanti dal punto di vista tecnico-tattico del weekend. Le due squadre pronte a darsi battaglia sono guidate da condottieri esperti e navigati, marinai di due imbarcazioni che viaggiano a vele spiegate verso le zone alte della classifica. Atalanta e Lazio daranno spettacolo nella cornice di pubblico offerta dal Gewiss Stadium, pronto al tutto esaurito per supportare la squadra bergamasca ed al tempo stesso godere delle giocate e della maestria tattica che offrirà il rettangolo di gioco di Bergamo. Da una parte gli uomini di Gasperini, che fa della pressione a tutto campo e della passione per l’uno contro uno il suo dogma principale in fase di non possesso. Dall’altra parte, al contrario, i profili tecnici di Maurizio Sarri, che invece occupano le linee di passaggio e lavorano maggiormente sull’interdizione.
Due filosofie di difesa diverse, diametralmente opposte. Chi va dritto sull’uomo, chi invece guarda prima la palla. Giusta una o giusta l’altra? Solo il destino saprà rivelare quale delle due strategie difensive porterà i frutti migliori, ma indubbiamente tanto quella di Gasperini quanto quella di Sarri può definirsi all’avanguardia, tatticamente e difensivamente utile ed intelligente. Molto dipende anche dai profili a disposizione dell’allenatore, certo: ecco quindi come Merih Demiral ed Okoli rispondono perfettamente alle esigenze del tecnico bergamasco, così come in passato riuscì a fare l’attuale difensore degli Spurs, Romero. Sponda biancoceleste, invece, i profili di Acerbi prima ed Alessio Romagnoli poi hanno ben interpretato i diktat tattici dell’allenatore toscano, così come i ben integrati Casale e Patric.
Atalanta-Lazio, Gasperini vs Sarri: diverso pensiero, stessi benefici
Insomma, due modi di intendere la difesa e la fase di non possesso diversi, ugualmente efficaci. Mentre da un lato Gian Piero Gasperini predilige l’irruenza, l’essere fisico e l’uno contro uno a tutto campo, dall’altro lato Mau non ha dubbi sull’efficienza di una linea di difesa alta, che lavora sull’intercetto, ed abile nell’impostare una rapida azione di contropiede dopo la riconquista palla, in zone di campo già predisposte al contrattacco. Diversi modi di interpretare il non possesso, ma i numeri dichiarano che entrambi, a loro modo, portano i risultati sperati e voluti dai rispettivi allenatori. Ecco perché Atalanta e Lazio si affronteranno con attenzione particolare, mai come quest’anno, a non subire gol. Il canovaccio tattico rimane lo stesso di sempre, ma le statistiche parlano di due squadre adatte e ben collaudate in difesa.
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A Bergamo si affronteranno infatti le due migliori difese della Serie A. Se la Dea ha finora incassato solo 6 reti dopo 10 partite, la Lazio priva di Ciro Immobile è stata fin qui la miglior difesa del torneo, con sole cinque reti subite. Detto dei singoli della retroguardia, entrambe le società possono fare affidamento su portieri di grande caratura: la coppia Musso–Sportiello, in quel di Zingonia, ha fortemente convinto Gasperini, dimostrando il proprio valore tecnico ed invertendo il negativo trend dell’anno scorso. In casa Formello, al contrario, Ivan Provedel ha sparigliato le carte della vigilia, superando Maximiano e blindando la porta biancoceleste in sette occasioni tra Serie A ed Europa League. Grande comunicazione e lavoro estenuante i fattori comuni dei due tecnici, accomunati quindi dai risultati attualmente ottenuti grazie alle due portentose difese di cui dispongono: la gara del Gewiss Stadium promette spettacolo, a partire dalla difesa.