Cinquecento come le sue cinquecento partite giocate con la fascia da capitano. Parliamo di Iker Muniain, l’attaccante e capitano dell’Atletico Bilbao, che proprio nel match di lunedì 15 agosto contro il Maiorca infrangerà il record di presenze in biancorosso. E non sarebbe l’unico record del classe ’92 che, nel caso in cui la sua squadra chiuda in positivo la nuova stagione, potrebbe infatti diventare, come riportato da MARCA, il secondo giocatore con il maggior numero di partite nella storia del club. Ora il 29enne si gode il momento arrivato dopo una carriera costellata di ostacoli.
Storia di un capitano
Iker debutta prematuramente all’età di 16 anni nel match che vedeva l’Atletico Bilbao sfidare in Europa League lo Young Boys nel match di andata di qualificazione. Quel debutto in tenera età rappresenterà per Iker un grande peso da portare sulle spalle: il peso di dover diventare a tutti i costi una leggenda. Ma due eventi negativi segneranno un terribile stop per la sua carriera, indicando uno spartiacque tra quello che sarebbe dovuto essere ma non è stato. Nel 2015 Iker riporta infatti nel match contro il Siviglia la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro e nel 2017 quello del ginocchio destro cede nel match di Europa League contro lo Zorja. La perseveranza nella riabilitazione è stata il motore che ha permesso al capitano di tornare in campo più forte di prima e continuare ad infrangere ancora record nel suo club, il club in cui ormai è diventato una bandiera. La bandiera di Bilbao.
“Iker Muniain. Un pallone, uno scudo, una vita”
La sua incredibile storia ha poi ispirato Patxi Xavier Fernandez, l’autore del libro intitolato “Iker Muniain. Un pallone, uno scudo, una vita” che narra le gesta del capitano di Bilbao. L’autore ha scelto di raccontare nel dettaglio la storia di Muniain dall’esordio in campo di “Quel ragazzo con i capelli ricci incollati a un pallone” proprio come lo ricorda mister Joaquín Caparrós, l’allenatore con il quale debuttò giovanissimo tra le fila dell’Atletico, passando per i gravi infortuni al ginocchio, fino al sogno di essere il capitano dell’Atletico Bilbao. Un sogno che continua ancora oggi. La storia di Iker mostra come il dolore e la sconfitta insegnino a ricercare e gioire ancor di più del successo e della felicità, senza farsi mai vincere dalle difficoltà della vita.