Un addio dorato
Le ultime ore in casa Inter sono state lunghissime. Dopo la prima offerta arrivata dal Chelsea (100 milioni più Marcos Alonso) per Romelu Lukaku, rifiutata dalla dirigenza di Viale della Liberazione, si attende l’affondo decisivo nei prossimi giorni o addirittura nelle prossime ore. Big Rom, sembrerebbe ormai deciso a lasciare Milano, nonostante fino a qualche giorno fa, giurava amore per i colori nerazzurri.
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L’addio di Antonio Conte, la cessione del suo amico fraterno Achraf Hakimi, accasatosi al PSG, la corte serrata dei Blues, e la sua voglia di rivincita allo Stamford Bridge, devono avergli fatto cambiare idea. Il suo procuratore, Federico Pastorello, avrebbe già raggiunto un accordo sull’ingaggio con l’amministratrice delegata Marina Granovskaia. Si parla di 12 milioni di euro a stagione più 3 di bonus, praticamente quasi il doppio di quelli che percepisce nella Beneamata.
Calciomercato Inter, Vlahovic obiettivo numero uno
Gli uomini mercato interisti, il duo Beppe Marotta e Piero Ausilio, secondo La Gazzetta dello sport, avrebbe individuato il sostituto del belga. Tutto lascia pensare che una parte del ricavato della cessione del numero 9, l’Inter lo vorrebbe investire su Dusan Vlahovic della Fiorentina. Il serbo nella scorsa stagione ha impressionato per le sue capacità realizzative, per la forza con la palla tra i piedi e per la cattiveria con la quale protegge palla e faccia salire la squadra. In 37 partite, 21 reti e 2 assist. Qualità già ben definite se si pensa alla sua età: è nato il 28 gennaio 2000.
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L’ex primavera Viola, è legato alla società di Rocco Commisso fino al giugno 2023 e il suo cartellino ha un valore di almeno 60 milioni. La dirigenza interista potrebbe tentare di convincere il Presidente, pensando ad una formula che ricalchi quella che lo scorso anno ha portato Federico Chiesa alla Juventus: due anni di prestito con obbligo condizionato al raggiungimento di determinati obiettivi. Nel frattempo, però, Marotta prepara il piano per piazzare tutti i giocatori non più utili alla causa interista >>> CONTINUA A LEGGERE