Danimarca a EURO 2024: Hjulmand cerca il riscatto, Hojlund la consacrazione

EURO 2024 è pronto ad alzare il sipario. Tra le nazionali che hanno raggiunto l'ambita convocazione c'è anche la Danimarca alla ricerca del riscatto, dopo la pagina deludente registrata negli ultimi Mondiali. La nazionale guidata da Kasper Hjulmand proverà a replicare quanto di buono dimostrato nell'edizione precedente, con Rasmus Hojlund che mira alla definitiva consacrazione

Federica Concas A cura di Federica Concas
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Euro 2024 è pronto ad alzare il sipario. Un appuntamento imperdibile all’interno del panorama calcistico internazionale, in grado di regalare ad ogni sua edizione momenti emozionanti ed imperdibili. Tra le diverse nazionali impegnate c’è anche la Danimarca di Kasper Hjulmand chiamata al riscatto, dopo la deludente performance registrata al Mondiale in Qatar.

Europei 1992: Danimarca sul tetto d’Europa

La storia recente

La storia della Danimarca agli Europei si intreccia con due momenti decisivi nel percorso della nazionale: la vittoria del trofeo nel 1982 e la semifinale raggiunta nell’ultima edizione della competizione, datata 2020. Proprio da quest’ultima considerazione la squadra guidata da Kasper Hjulmand proverà a ripartire. Determinata nel rappresentare un osso duro per i rispettivi avversari.

Nell’ultimo Euro 2020 in pochi si aspettavano che la Danimarca fosse capace di raggiungere la semifinale. Ad oggi la sensazione vissuta è la medesima. Il pensiero comune degli organi di stampa è che la nazionale danese potrebbe non raggiungere l’apice registrato tre anni fa, un ritardo causa Covid. Tuttavia, non è detto che che ciò non avvenga, dal momento che la squadra è composta da giocatori esperti e talentuosi, pronti a fare la differenza.

Basti guardare i nomi che serpeggiano tra i probabili convocati. La Danimarca annovera molti profili di prospettiva, alternati a giocatori di maggiore esperienza. Calciatori finiti contestualmente anche nel mirino del calciomercato. A rappresentare la rosa, in modo esponenziale, sono principalmente le stelle made in Premier League come ad esempio Joachim Andersen, Christian Eriksen, Pierre-Emilie Hojbjerg, Mathias Jensen e Rasmus Hojlund. Tutti giocatori affidabili dotati di qualità e talento.

I probabili convocati della Danimarca

  • PORTIERI: Schmeichel, Ronnow, Hermansen
  • DIFENSORI: Kjaer, Maehle, Vestegaard, Andersen, Nelsson, Kristiansen, Jelert, rasmussen, Roerslev, Christensen
  • CENTROCAMPISTI: Eriksen, Delaney, Hojbjerg, Jensen, Damsgaard, Hjiulmand, O’Riley, Isaksen
  • ATTACCANTI: Poulsen, Dolberg, Wind, Hojlund, Daramy, Dreyer

La formazione tipo

La formazione tipo della Danimarca racconta innanzitutto la preferenze del tecnico Hjulmand verso il 4-3-3. Un modulo tattico utilizzato spesso negli ultimi appuntamenti, caratterizzato dalla scelta di interpreti che riescano a mettere in campo le idee del tecnico.

Appurato il modulo di gioco, prettamente offensivo, è bene concentrarsi su una panoramica generale, andando ad ipotizzare la formazione tipo della Danimarca che potrebbe effettivamente scendere in campo. Si parte dalla certezza Kasper Schmeichel, con a seguire la coppia di centrali composta da Simon Kjaer e Joachim Andersen.

Per quanto concerne il ruolo di terzino destro l’uomo attualmente maggiormente indicato alla titolarità è Elias Jelert, affiancato nella parte opposta, a sinistra, da Joakim Maehle. La formazione tipo racconta poi di un centrocampo di quantità e qualità, formato da Mathias Jensen, Pierre-Emile Hojbjerg e Christian Eriksen. Un terzetto pronto a supportare Rasmus Hojlind, Yussuf Poulsen e Jonas Wind.

DANIMARCA (4-3-3): Schmeichel; Jelert, Kjaer, Anderson, Maehle; Jemsem, Hojberg, Eriksen; Poulsen, Hojlund, Wind

Punti di forza

Solo tre anni fa la Danimarca è riuscita a stupire i più scettici, mettendo a referto la semifinale ad Euro 2020. Ad aver impressionato è stata la qualità del gioco e la trama offensiva. Un modus operandi che unita alla fisicità dei giocatori in campo ha permesso alla nazionale danese di proseguire nel torneo, oltre qualsiasi aspettativa.

La formazione guidata da Hujlmand annovera infatti diversi giocatori dotati di caratteristiche tecniche. Abili a difendere e prendere posizione ed al contempo molto pericolosi sotto porta. In tal senso, sono tanti i profili di esperienza a disposizione della Danimarca. Tra questi, in primis, spicca Christian Eriksen protagonista proprio nell’edizione 2020. Un gran trascinatore, capace di non risparmiarsi mai.

A spiccare tuttavia è Rasmus Hojlund che potrebbe rappresentare uno dei punti di forza in ottica offensiva. Le aspettative nei confronti dell’attaccante sono molto alte, in quanto rappresenta in toto l’essenza della squadra. La Danimarca infatti rappresenta un avversario ostico, capace di ribaltare in qualsiasi momento il risultato.

Punti di debolezza

La capacità di ribaltare in qualsiasi momento il risultato o addirittura la prestazione si candida a rappresentare anche contestualmente il punto di debolezza della formazione guidata da Hjlmand. Infatti, a differenza della prestazione registrata ad Euro 2024, i danesi hanno salutato i Mondiali di Qatar in modo deludente e inaspettato.

Ma non solo, a riprova di quanto affermato c’è anche la partita di qualificazione ad Euro 2024. Appuntamento in cui la formazione danese cha subito una clamorosa sconfitta dal Kazakistan, per giunta dopo essere andata in vantaggio di ben due gol. Una circostanza che ha registrato anche le feroci critiche della stampa scandinava. Indispettita dall’atteggiamento di Hojlund e compagni.

Infatti, il punto debole emerso in ottica Danimarca è l’attitudine della squadra a mollare spesso la presa. Rischiando di capovolgere il risultato anche nei match maggiormente più semplici. Una mentalità spesso arrendevole, con a capo qualche errore e limite registrato spesso dal reparto difensivo. Un vero e proprio cruccio che potrebbe rivelarsi determinante.

Hojlund il grande atteso, Damsgaard la sorpresa?

Assodati punti di forza e altrettanto limiti, è interessante anche soffermarsi sui nomi che potrebbero candidarsi a protagonisti e al contempo trascinatori della nazionale danese. Senza ombra di dubbio, come anche sottolineato in precedenza, gli occhi della stampa saranno puntati su Hojlund: il giocatore più atteso. L’attaccante non ha vissuto una stagione indimenticabile, ma neanche tuttavia da buttare.

Con a regime 15 gol in 41 partite, 9 in Premier League e 5 in Champions League, Hojlund cerca l’esplosione. La conferma in un Europeo che potrebbe finalmente inserire l’attaccante nella lista dei più forti di Europa. Una circostanza che potrebbe tornare molto utile alla Danimarca. Alla ricerca costante di un bomber che possa registrare la continuità venuta a mancare ai Mondiali.

Tuttavia, oltre alla conferma Hojlund, la vera sorpresa della rosa della Danimarca potrebbe essere Damsgaard. Un talento che in passato ha battuto i capi della Sampdoria, tuttavia caratterizzato da una discontinuità che non ha permesso al centrocampista di consacrarsi. Ecco, Euro 2024 potrebbe rappresentare il giusto riscatto. L’ultima chiamata verso la definitiva maturità.

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Slovenia, Serbia ed Inghilterra: il Girone C

La Danimarca non è certamente stata fortunata. Il Girone C infatti annovera nazionali tutt’altro che semplici con a capo una delle favorite alla vittoria del torneo: l’Inghilterra. Inutile sottolineare come la formazione guidata da Soutghate sia contornata di stelle e campioni e possa rappresentare lo scoglio più difficile da superare.

Tuttavia, a preoccupare la Danimarca non è solo l’Inghilterra. Sia la Serbia che la Slovenia rappresentano due ossi duri, in virtù del mix che caratterizza ambedue le formazioni. Ambedue caratterizzate da una difesa che rappresenta all’interno del sistema tattico il vero e punto di forza. Due squadre dedite ai pareggi e che potrebbero inchiodare la squadra guidata da Hjulmand chiudendosi a riccio.

Un presupposto che potrebbe rivelarsi decisivo per il proseguo dell’avventura. Anche se, secondo i bookmakers, la Danimarca figura in nona posizione tra le favorite. A cinque lunghezze dalla Serbia e addirittura a 21 lunghezze dalla Slovenia.

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