Risalire dal baratro, la Serie A per dimenticare la Coppa Italia: è questa la missione di Milan e Roma, chiamate a scontrarsi nella domenica sera di campionato. San Siro come teatro di uno scontro tra due squadre coi destini incrociati, dalla panchina al campo, dai risultati alla voglia di riscatto.
Riscatto: dalla panchina al campo
Due facce della stessa medaglia, Milan e Roma sono chiamate al riscatto, così come i loro tecnici. Pioli e Mourinho, infatti, vivono sempre di più l’incertezza del momento. Due cicli messi alla prova da risultati non ottimali e da delusioni, come quella arrivata per entrambi ai quarti di finale di Coppa Italia, che portano a riflettere. La Serie A diventa quindi fondamentale per i due mister, da ambizioni differenti, per non perdere le redini della squadra, con, sullo sfondo, il jolly Europa League che potrebbe rappresentare il definitivo riscatto.
Dai tecnici ai giocatori, anche le squadre sono chiamate a riprendersi da due delusioni differenti, ma con parecchi tratti in comune. Da un lato, un Milan che arriva dalla sconfitta amara con l’Atalanta, in un match sul filo del rasoio, sia del risultato, sia per i dubbi sugli episodi arbitrali che non lasciano dormire sogni tranquilli. Dall’altro, una Roma uscita devastata emotivamente da un derby che, a livello pratico, è stato deciso dal rigore di Zaccagni, ma che conta più espulsi (3) che gol. Insomma, dubbi, confusione e la voglia di lasciarsi tutto alle spalle per resettare e tornare in campo nel big match di Serie A.
Divario: ambizioni separate
A spezzare i tratti in comune sono le 10 distanze in classifica che separano Milan e Roma. Dalla simile voglia di riscatto, quindi, alla diversa ambizione che scaturisce da questa partita. Rossoneri chiamati a difendere il terzo posto con le unghie e con i denti, per confermarsi, con Inter e Juventus, una delle poche certezze davanti alle sette squadre racchiuse in cinque punti. Giallorossi che, invece, si trovano proprio nel pieno del gruppo inseguitore, con l’obiettivo quarto posto distanze quattro punti. Dopo due stagioni dove la Champions è mancata, agguantarla potrebbe rappresentare la via di fuga per Mourinho, in una stagione con più ombre che luci.