Nella storia delle pellicole americane incentrate tra la scuola media e le scuole superiori, il calcio è sempre visto come uno sport riservato alle ragazze, vista la presenza sempre ingombrante dello stereotipo del tipico ragazzo a stelle e strisce che non ha altro per la testa se non il football o il basket. In questo film del 1999 però, qualcosa di diverso si comincia ad intravedere sul grande schermo. Il pallone, raccontato in questo piacevole “teen-movie” viene finalmente messo al centro della storia come uno sport, per la prima volta, davvero inclusivo e aperto a entrambi i sessi, come dimostrano le divertenti disavventure di Mary-Kate e Ashley Olsen, le gemelle più famose del cinema per ragazzi tra gli anni novanta e i primi anni duemila.
Due gemelle nel pallone, la storia di Emma e Sam
Il film in questione racconta la storia di Emma e Sam, interpretate dalle gemelle Olsen, che affrontano le prime avventure adolescenziali nella tipica Middle School americana. Il calcio è al centro delle loro vite, ma pur essendo uguali in tutto, non possiedono le stesse capacità sul campo. Sam (Mary-Kate Olsen) è l’atleta della famiglia, vincente e talentuosa, mentre Emma (Ashley Olsen) ha altri interessi, come l’arte ad esempio, e non ha ancora trovato la propria collocazione nel rettangolo verde. Per la prima volta, la scuola decide di aprire l’iscrizione alla squadra di calcio anche alle ragazze, una grande occasione finalmente per entrambe per dimostrare qualcosa. Il padre delle due gemelle allena uno dei due team, gli Hurricanes, squadra fatta di talenti e che punta alla vittoria finale del torneo. Quando arriva il momento di scegliere i nuovi elementi, tra cui le due gemelle, per il team, sua moglie lo convince a scegliere Emma, per spronarla a sbloccarsi a livello sociale, mentre Sam entra a far parte dei Buzzards, compagine meno competitiva.
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Accortesi di trovarsi in due ambienti troppo diversi da loro, le due gemelle decidono di scambiarsi l’identità, come spesso accade nei loro film, e di conseguenza anche le squadre. Sam quindi raggiunge i nuovi compagni e gli Hurricanes cominciano a volare, lasciando solo le briciole agli avversari, ma generando anche sospetti nella signora Stanton, madre delle due. Quando lei si accorge dell’inganno messo in atto dalle figlie e dal marito, a conoscenza di tutto, pretende delle scuse pubbliche e il ritorno alle squadre originali. Nello stesso momento prende anche il comando dei Buzzards, portandoli alla finale del torneo sotto lo stupore di tutti, proprio contro la squadra allenata dal marito. Alla fine, Emma scoprirà di avere un ottimo talento tra i pali, come portiere, lasciando tutti a bocca aperta. Il match tra le due gemelle si chiude con un pareggio, che ha poco senso in termini di regolamento, ma rappresenta la morale finale di questa storia: l’onestà trionfa sempre sulla voglia di vincere a tutti i costi.
Due gemelle nel pallone, il tema sociale e l’inclusione
Da sempre, specie nel cinema targato USA, il calcio è sempre stato trattato come uno sport chiuso a una cerchia ristretta. In questa occasione però, è chiaro come la sceneggiatura abbia voluto mettere in risalto un tema molto importante, ovvero quello dell’inclusione sociale. Quando infatti la scuola apre alla possibilità per le ragazze di entrare a far parte delle squadre fino a quel momento popolate da ragazzi, non ci si stupisce più di tanto, anzi viene quasi naturale pensare che sia normalità. Specialmente oggi, periodo storico in cui il calcio femminile sta prendendo sempre più piede anche tra i giovani, risulta davvero attuale l’argomento di questa pellicola, seppur affrontato in maniera leggera e piacevole.
Un altro tema importante è quello, classico nei film che hanno come protagoniste le gemelle Olsen, della vita sociale degli adolescenti. Sam, con un carattere più forte e senza troppi problemi a socializzare, e Emma più fragile e chiusa rispetto a sua sorella. La formazione caratteriale viene messa in risalto in due momenti specifici: quando il coach di Emma decide di darle una mano a creare un dialogo con il ragazzo che le piace, fino a quel momento ammirato solo da lontano per la timidezza; quando il padre delle due compie l’errore etico che spesso è riservato ai ragazzi, di utilizzare una scorciatoia per arrivare facilmente alla vittoria. Da una parte quindi una figura che permette di crescere, mentre dall’altra l’esempio da non seguire in questa occasione.
Due gemelle nel pallone, la critica
Dal punto di vista della critica, non si può certo dire che sia un film tecnicamente di ottima fattura, come ci ha abituato spesso e volentieri il cinema americano. Allo stesso tempo però, pur essendo un teen-movie, risulta come uno dei meglio riusciti delle gemelle Olsen. La sceneggiatura è realistica e la trama, a parte qualche licenza di troppo nel regolamento del calcio che si poteva evitare, segue il filo logico fino alla fine del film, rendendolo comunque comprensibile e piacevole a qualsiasi spettatore. Una storia divertente, consigliata se si vuole affrontare temi sociali in modo meno pesante del solito.