Dybala: se non ora, quando?

Dybala alla Roma quando c'è, si fa sentire. Mourinho è pronto a riabbracciarlo nella prossima gara, con la speranza che la girandola infortuni si esaurisca presto

Redazione A cura di Redazione
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La felicità è nelle piccole cose, minuscoli gesti che diventano immensi nel contesto giusto e con la persona perfetta. Questo e molto altro traspare dagli occhi e dal movimento di Paulo Dybala, che davanti alla Fontana di Trevi avanza la proposta di matrimonio alla sua Oriana. Un momento di intimità che nell’era social diventa pubblico, ma non per questo meno magico. Lo stesso incanto che i tifosi della Roma si aspettano già dalla prossima gara con il Lecce.

Renato Sanches, Roma
Renato Sanches, Roma @livephotosport

Infortunarsi a Roma

Ma procediamo con ordine, parlando di un Dybala a mille nella sfera privata ed in continua convalescenza nel quotidiano lavoro di Trigoria. La luce in fondo al tunnel si chiama Stadio Olimpico, dove domenica con il Lecce la Joya potrebbe sedere di nuovo almeno in panchina dopo l’infortunio di Cagliari. Le assenze con Slavia Praga, Monza e Inter hanno parlato da sole: esiste una Roma con Paulo, ne esiste un’altra senza.

Gli infortuni sono il primo nemico di Mourinho, che dall’alto della pluridecennale esperienza aveva avvertito tutti, calciatori e tifosi, sulle condizioni dei campioni in maglia Roma: da Dybala ad Aouar, passando per Renato Sanches, l’integrità fisica altalenante ha giocato un ruolo cruciale per lo sbarco nella Capitale. Ergo, attenzione massima ad ogni minimo dettaglio o movimento.

Jose Mourinho, tecnico della Roma
Jose Mourinho, tecnico della Roma @livephotosport

L’avvio complicato di Dybala

Ma ciò non significa di certo buttarsi via, a maggior ragione se due estati fa uno storico monumento si è dipinto di giallorosso, sotto il cielo di Roma, per salutare un acquisto di livello assoluto. Dybala è stato amato da subito ed ha trascinato Mourinho e i suoi ad un passo dall’Europa League, vinta poi dal Siviglia nella bufera arbitrale nota a tutti. Poi l’avvio difficile di questa stagione: 7 partite su 13 in tutte le competizioni, solo 3 per 90′, 2 gol e 2 assist totali.

Nel complesso, un’incidenza proporzionata ma che alla lunga non può bastare. Dybala va centellinato e Mourinho lo sa, ma è arrivato il momento di spostare definitivamente l’asticella più in alto. Una Joya a mezzo servizio aumenta comunque la qualità di un assetto che fatica a produrre occasioni. La partita di San Siro è lì a dimostrarlo. Allora, in questo preciso momento di vita e carriera, Paulo dovrà accettare una proposta a sua volta: quella della Roma, quella della risalita in classifica e del sogno europeo. Se non ora, quando?

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