Una brutta batosta che pesa sul morale e soprattutto sulla classifica quella subita dal Milan nella sconfitta contro la Fiorentina per 2-1. Una gara che non ha mai visto i rossoneri entrare veramente nel match, con la Viola che si è resa sempre pericolosa sfruttando un ritmo a dir poco inverosimile nel pressing e nel muovere il pallone da una parte all’altra del campo. Le reti di Gonzalez e Jovic hanno steso il Diavolo che nel finale ha provato a riaprirla con Theo Hernandez che ha trovato la rete del 2-1 allo scadere del tempo.
Una sconfitta che pesa e non poco sul morale degli uomini di Pioli che adesso dovranno essere pronti ad affrontare il prossimo impegno che li vedrà scontrarsi nel match di ritorno di Champions League contro il Tottenham. Inoltre, fattore da non sottovalutare è quello relativo alla pressione delle altre squadre in Serie A che potranno sfruttare il passo falso del Milan per guadagnare punti come nel caso della Roma, che giocherà contro la Juventus, e dell’Inter che sfiderà il Lecce.
Fiorentina-Milan 2-1, il racconto del match
Una gara che vede fin da subito la Fiorentina partire bene, con gli uomini di Italiano che pressano a tutto campo e riescono a muovere palla con grande facilità e velocità. Un buon approccio alla partita della Viola che riesce a mettere sotto il Milan, in evidente difficoltà, che non riesce mai ad uscire dalla propria metà campo. Tra i più attivi nella prima parte di gioco c’è l’ex Bonaventura che sfiora due volte la via del gol.
La prima occasione arriva su calcio di punizione dove Bonaventura calcia verso la porta difesa da Maignan che si fa trovare pronto e respinge, mentre la seconda, al 26′, con la palla che viene intercettata sulla riga con un intervento goffo di Tomori che rischia di lisciare la sfera. Passa il tempo, ma la Fiorentina continua a rimanere in proiezione offensiva con il Milan che fa fatica a ripartire anche grazie alla difesa alta della Viola che non permette a Giroud di fare un buon gioco spalle alla porta e di allungare la propria squadra.
Alla mezz’ora però qualcosa cambia con il Milan che inizia a prendere fiducia e prova a costruire dal basso, seppur non con grande velocità ed efficacia, creando qualche grattacapo alla Fiorentina. La prima grande occasione degli uomini di Pioli arriva al 33′, con Giroud che si libera in area concludendo verso la porta che però viene ben difesa da Terracciano che con un grande intervento ferma la conclusione del bomber francese.
Si chiude così, sul risultato di 0-0, un primo tempo che ha visto la Fiorentina dominare per gran parte della partita, complice anche un Milan molto timido e in netta difficoltà. Una prima parte di gara che vede gli uomini di Pioli arrivare sempre 2° su ogni pallone, senza riuscire mai a tenere il grande passo del gioco e della pressione della Viola.
Inizia il secondo tempo, ma la musica non cambia con la Fiorentina che si ritrova di nuovo in avanti a mettere pressione alla difesa del Milan. L’insistenza della Viola viene premiata al 47′ da un calcio di rigore che vede Tomori protagonista di una trattenuta vistosa su Ikonè. Sul dischetto per la squadra di Italiano si presenta Gonzalez che di fronte ad un colosso come Maignan non si lascia intimorire spiazzandolo e portando i suoi in vantaggio.
Dopo il gol fatto la Fiorentina inizia ad abbassare i ritmi del motore cercando così di gestire il match e le energie vista la grande pressione tenuta fino a quel momento. Inizia così ad uscire fuori il Milan che più volte tenta con Giroud e Rebic di trovare la via del gol con Terraccianno che però risponde sempre presente. L’opportunità più grande arriva sui piedi di Theo Hernandez al 58′ che con un taglio profondo detta il passaggio ritrovandosi faccia a faccia con il portiere avversario che gli sbarra la strada.
Proprio nel momento migliore del Milan però arriva la ripartenza degli uomini di Italiano che trovano la rete del raddoppio con il tuffo di testa di Jovic all’87’. Una partita chiusa, ma che vede in Theo Hernandez l’unica luce della serata che, al termine della partita, fa partire un bolide che va sotto la traversa della porta difesa da Terracciano che non può nulla, siglando così il 2-1.
Si chiude così una gara da dimenticare per il Milan dove non ha mai avuto il controllo del match e soprattutto dove ha sofferto in ogni singola offensiva della Fiorentina senza mai riuscire veramente a contrastarla. Un risultato che pesa molto sul morale degli uomini di Pioli, ma soprattutto sulla classifica della Serie A che vede i rossoneri fare un grande passo falso per la corsa alla Champions League.
Milan, De Ketelaere tra ombre e luci
Una gara che sicuramente ha evidenziato un netto miglioramento nelle prestazioni di De Ketelaere che si è fatto notare di più nel match contro la Fiorentina. Nonostante il Milan abbia fatto veramente molta fatica il calciatore belga quando si è acceso ha dimostrato di poter essere decisivo con le sue giocate e con i suoi tocchi vincenti per servire i compagni.
Sicuramente De Ketelaere rimane un giocatore che ancora ha bisogno di tempo per dimostrare tutte le sue qualità e il suo potenziale, ma la prestazione contro la Fiorentina per il belga deve essere un punto di partenza personale. Inoltre l’appoggio e l’affetto dei suoi compagni di squadra si stanno rivelando fondamentali, soprattutto quello di Leao che in ogni partita lo va ad incitare anche attraverso post sui social.
Milan, Pioli pensa ai prossimi impegni: Tottenham e Salernitana nel mirino
Una sconfitta che pesa e che fa male dal punto di vista del morale quella del Milan contro la Fiorentina. Una gara che ha visto i rossoneri sbagliare completamente l’approccio alla partita e che in qualche modo rischia di ripercuotersi sui prossimi match. Mercoledì 8 marzo infatti la squadra di Pioli dovrà affrontare il Tottenham nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League dopo l’1-0 dell’andata a favore del Diavolo.
Una gara fondamentale per le sorti della stagione e che il Milan dovrà essere bravo a gestire, dimenticando quanto successo contro la Fiorentina. Tra le altre sfide in programma c’è quella di campionato contro la Salernitana, compagine che con l’arrivo di Sousa sulla panchina sta trovando una sua identità. Due sfide difficili per Pioli che non dovrà far altro che far scomparire dalla testa dei suoi l’ennesimo incidente di percorso e far continuare i suoi calciatori a giocare per gli obiettivi prefissati.