Dusan Vlahovic, attaccante della Fiorentina, è stato l’oggetto dei desideri e continua ad esserlo, di molti club in tutta Europa, ma alla fine è retato a Firenze e nel corso di un’intervista rilasciata a DAZN per lo speciale “Piedi x terra”, spiega anche il perché: “A Firenze si sta da Dio. Noi dei Balcani facciamo le cose con il cuore. Penso che qui posso crescere ancora e fare altri passi avanti, ne ho parlato con famiglia e amici”.
I MIGLIORI AMICI – “Milenkovic e Terzic, naturalmente, ma devo dire che si è creato un bel gruppo”
RISCHI SUL CAMPO – “Se non te li prendi, non vale la pena vivere. Penso ai cucchiai di Totti, alcuni li ha sbagliati, ma si è sempre preso il rischio. Io l’ho fatto contro il Torino in una finale di Coppa Italia Primavera”.
IDOLO – “Mio papà, mia mamma, mia sorella. Dei giocatori, mi piaceva Ibrahimovic per la sua voglia di vincere e il suo carattere. Fa cose mostruose. Dopo il 2-3 di Firenze dello scorso anno gli ho chiesto la maglietta, lui me l’ha data e abbiamo fatto una foto. La dedica era nella nostra lingua, abbiamo parlato in serbo. Mi ha detto di continuare così“.