Globe Soccer Awards 2021, il focus su Dubai: tra modernità e tradizione, ecco il teatro dell’evento

Carlotta Desirello A cura di Carlotta Desirello
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Il prossimo 27 dicembre verranno assegnati i prestigiosi Globe Soccer Awards 2021, riconoscimenti volti a premiare i protagonisti del mondo del calcio, che si sono distinti durante l’anno. Questa sarà la dodicesima edizione e, come sempre, le categorie per cui vengono conferiti i premi si sono ampliate. Si assegnerà, ad esempio, il Best eSports Player of the Year, il Tik Tok Fans’ Player of the Year e il Best Women’s Club of the Year, che si andranno ad aggiungere ai quelli classici, dedicati ai migliori calciatori, agenti e dirigenti. Insomma, questo riconoscimento si è sempre distinto, e lo fa ancora oggi, per la sua originalità e la sua capacità di restare sempre al passo con i tempi. Il teatro che ospiterà l’evento, quindi, non poteva che essere la moderna Dubai, una città che, in tanti aspetti, si è comportata da pioniera. Il suo passato ed il suo presente, peraltro, sono ricchi di storia e di caratteristiche peculiari, che vengono alla luce solo studiandola a fondo e non fermandosi all’immagine che fornisce superficialmente. Andiamo, quindi, a scoprirla insieme.

Al Wasla Plaza, Dubai
Al Wasla Plaza, Dubai

La storia di Dubai

La storia di Dubai ha radici antichissime, visto che i primi insediamenti risalgono circa al 3000 a.C. Se si parla, però, di essa come vera e propria città, bisogna allora attendere fino al XIX secolo, con l’arrivo della tribù Bu Flasa. Nei primi tempi, lo stile di vita si basò unicamente sull’allevamento, la pesca e la raccolta di perle, ma, negli ultimi decenni dell’800′, Dubai subì una crescita esponenziale dal punto di vista del commercio, tanto che diventò il porto principale della costa del golfo, sfruttando anche la sua posizione strategica all’interno della zona. Altre tre tappe significative, che contribuirono ancora ulteriormente alla crescita economica della città, sono state la decisione da parte dello sceicco Maktoum bin Haser di dichiararla porto franco nel 1894, la vendita del proprio oro intorno alla metà del secolo scorso e, soprattutto, la scoperta dei giacimenti di petrolio nel 1966. Si può dire, quindi, che prima con le perle, poi con l’oro e, infine, col petrolio, Dubai abbia subito una crescita costante e incessante dal punto di vista della ricchezza e dell’economia, tanto che già negli anni 60′, la città ha iniziato a godere di moderne infrastrutture, ottimi sistemi di telecomunicazione, oltre che di un aeroporto, fondamentale nell’ottica del commercio. Gli ultimi tre decenni del 900′ e gli inizi degli anni 2000, infine, sancirono il definitivo passaggio verso la Dubai all’avanguardia che conosciamo oggi, a partire dalla scoperta di nuovi giacimenti e dalla nascita degli Emirati Arabi Uniti, fino ad arrivare al boom demografico e urbanistico e agli investimenti nel mondo del turismo.

Al Wasla Plaza (Dubai)
Al Wasla Plaza (Dubai)

Dubai, la città della connessione

Oltre alla modernità e alle grandi opere architettoniche, Dubai è conosciuta anche per l’atmosfera di accoglienza verso tutte le culture. Per comprendere meglio questa sua caratteristica, bisogna fare un passo indietro a quando la città era nota con il nome di Al Wasl, che, tradotto in italiano, significa connessione. Da un punto di vista geografico, infatti, Dubai connette le varie regioni dello stato, ma, piano piano, questo termine ha iniziato ad assumere una valenza più ampia. Oggi, infatti, l’intento della città è quello di connettere le varie culture del mondo, tanto che è diventata una delle mete più amate sia dal punto di vista turistico, sia da quello lavorativo. Il termine connessione, però, ha anche un ulteriore significato ed è quello di unire la modernità al passato. Se a primo impatto, infatti, sembra che della storia e della cultura più antica di Dubai non sia rimasta alcuna traccia, andando più in profondità si può scoprire come tutte le tappe, che l’hanno portata a diventare la città che conosciamo oggi, siano ben presenti. È vero, infatti, che il passaggio da un nucleo di coltivatori di perle immersi in mezzo al deserto ad una delle metropoli più moderne a livello internazionale è stato piuttosto rapido, ma non per questo la tradizione è andata a svanire. All’ombra dei vari grattacieli, ad esempio, si può notare il quartiere persiano, il Bastakiya, che possiede alcune tra le costruzioni più antiche di Dubai, come il forte Al Fahidi, che risale al 700′; oppure, passeggiando per la città, ci si può imbattere nei souk, i mercati tradizionali, che hanno come prodotti primari le spezie, l’oro e i tessuti.

Bastakiya, Dubai

Le principali attrazioni

Concentrandoci sul presente, la città di Dubai offre alcune tra le attrazioni più spettacolari del mondo.

  • Sicuramente la più famosa è il Burj Khalifa e i suoi 830 metri d’altezza, che la rendono il grattacielo più alto al mondo. Pochi sanno, però, che all’interno della modernissima torre ci sono elementi classici del mondo arabo e della cultura della città, quali la pianta a forma di Y, che richiama l’Hymenocallis, un fiore tipico del deserto, e il minareto a forma di spirale.
  • Altre due mete molto amate sono il Dubai Mall, il centro commerciale più grande del mondo, e il Mall of Emirates, al cui interno si può addirittura sciare nella Ski Dubai, la nota pista da sci al coperto.
  • La Palm Jumeirah, poi, è un’isola artificiale, che ha la forma di una palma, all’interno della quale ci sono hotel e ville di lusso.
  • Non si possono poi scordare gli elementi più tradizionali come il Museo della città, la Moschea di Jumeirah, oltre al Bastakiya e ai souk precedentemente citati.
  • Infine, è entrata a far parte delle attrazioni principali di Dubai anche l’Al Wasl Plaza, con la sua caratteristica cupola costruita per Expo 2020, evento che si tiene proprio a Dubai.
Burj Khalifa
Burj Khalifa, grattacielo di Dubai

Expo 2020 e l’Al Wasl Plaza

Soffermiamoci proprio sull’Al Wasl Plaza, il cuore di Expo 2020, che ha preso il via lo scorso primo ottobre e che chiuderà i battenti il 31 marzo del 2022. La piazza, che prende il nome dall’antica denominazione di Dubai, connette le tre aree tematiche dell’esposizione universale: Mobilità, Sostenibilità e Opportunità, all’interno delle quali ci sono i padiglioni delle 192 nazioni partecipanti. La sua caratteristica principale è l’Al Wasl Dome, la sontuosa cupola che ricopre la piazza, che vanta un diametro di ben 130 metri, raggiunge l’altezza massima di 67 metri e, per l’illuminazione, fa forza su 2742 lampade a led. Per costruirla è stato necessario il lavoro di 300 operai sia di giorno, sia di notte nell’arco di due anni. Numeri straordinari, a cui si aggiunge anche il fatto che si possono effettuare proiezioni a 360°, la più grande costruzione a permetterlo. Sotto questa spettacolare cupola e immersa nella suggestiva atmosfera creata dai giochi luminosi e sonori, si terrà l’International Sports Conference, in collaborazione con il Dubai Sports Council, dove si riuniranno le stelle del calcio mondiale. L’evento, in particolare, precederà, proprio, la cerimonia di premiazione dei Globe Soccer Awards 2021.

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