Golden Foot 2022, Edin Dzeko e il sogno Montecarlo: il Cigno di Sarajevo candidato alla Promenade

Edin Dzeko sogna il Golden Foot 2022 ed un posto nella Promenade: il Cigno di Sarajevo vuole illuminare la notte di Montecarlo

A cura di Gabriele Turchetti 10 Minuti di lettura
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La stagione in corso verrà ricordata come la prima in cui il Mondiale verrà disputato in inverno, nel mezzo dello svolgimento dei campionati nazionali. Il mondo si ferma per un mese per assistere in Qatar alle gesta dei calciatori più forti in circolazione. Pochi giorni dopo la finale della Coppa del Mondo, esattamente il 21 dicembre, andrà in scena la serata di Gala per la celebrazione del Golden Foot 2022. Un premio, assegnato nella splendida Montecarlo, a cui possono ambire giocatori di almeno 28 anni che nella loro carriera si sono distinti per risultati sportivi, individuali e di squadra, e per la personalità. Il vincitore del Golden Foot ha l’onore di entrare a far parte della prestigiosa Promenade des Champions. Si tratta di una vera e propria walk of fame, che si trova proprio a Montecarlo, dove sono presenti le impronte e gli autografi dei precedenti vincitori.

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La prima lista di candidati al Golden Foot 2022 prevedeva ben cinquanta nomi. Tra questi c’era anche quello di Edin Dzeko, attaccante che in Italia si è fatto apprezzare per quello che ha fatto alla Roma e che sta facendo all’Inter. Il Cigno di Sarajevo, però, non ha superato il primo taglio e non rientra tra i trenta finalista che sperano di illuminare la notte di Montecarlo. Il centravanti bosniaco dovrà ancora attendere prima di poter lasciare l’impronta dei propri piedi dorati sulla Promenade des Champions. Forte fisicamente e tecnicamente, oltre ad aver un grande senso del goal, Dzeko è stato protagonista in alcuni dei principali campionati del mondo. È l’unico giocatore, insieme a Cristiano Ronaldo, ad esser riuscito a realizzare almeno cinquanta reti in tre dei cinque principali campionati europei.

Edin Dzeko, Wolfsburg
Edin Dzeko, Wolfsburg

Golden Foot, Edin Dzeko: dagli esordi alla favola Wolfsburg

Cresciuto in Bosnia nel contesto della guerra, Edin Dzeko si è avvicinato al mondo del calcio grazie allo Zeljeznicar. La curiosità vuole che il primo ruolo del bosniaco è stato quello del centrocampista. Dopo due anni in patria, il Cigno di Sarajevo si è trasferito al Teplice, che lo ha ceduto in prestito all’Usti nad Labem. Nel primo anno nella seconda serie ceca il candidato al Golden Foot 2022 si è trasformato in attaccante, con effetti subito tangibili. Tornato al Teplice, Dzeko finì nel mirino di Felix Magath, allenatore del Wolfsburg che apprezzava molto la sua completezza. Così nel 2007 la società tedesca sborsò circa 4 milioni di euro per portarlo in Germania. La prima stagione fu di adattamento, mentre la secondo fu quella della grande consacrazione.

Dzeko e Grafite
Dzeko e Grafite

Nella stagione 2008/2009 il Wolfsburg si presentò ai nastri di partenza con la coppia d’attacco formata proprio da Edin Dzeko e da Grafite. Una coppia che sarà determinate per il primo storico, ed al momento ancora unico, Meisterschale conquistato dai Lupi. 26 reti in 32 partite per il bosniaco, 28 in 25 gare per il brasiliano, regalarono al Wolfsburg il successo nel campionato tedesco. In quell’anno Dzeko e Grafite diventarono, con 54 reti in due, la coppia più prolifica di sempre superando il precedente record di 53 goal di Gerd Muller ed Uli Hoeness che resisteva dal 1973. Al termine di quell’anno il candidato alla Promenade des Champions sarà eletto come miglior giocatore della Bundesliga e arriverà tredicesimo nella corsa al Pallone d’Oro 2009. La stagione successiva, nonostante il Wolfsburg non riesca a ripetere le prestazioni del 2008/2009, il Cigno di Sarajevo realizzò ben 22 reti in campionato prendendosi il titolo di capocannoniere.

Edin Dzeko al Manchester City
Edin Dzeko al Manchester City

Golden Foot, Edin Dzeko: paradiso ed inferno al Manchester City

Il rendimento di Edin Dzeko in Germania ha spinto il Manchester City a pagare 35 milioni di euro nel gennaio del 2011 per portare il centravanti in Inghilterra. Alla fine dell’anno il candidato al Golden Foot 2022 conquistò il suo primo titolo con i Citizens, ovvero la FA Cup. Nei tre anni successici il Cigno di Sarajevo riuscì ad andare abbondantemente in doppia cifra di reti. Nell’agosto del 2011 realizzò addirittura un poker ai danni del Tottenham. Dzeko è stato uno dei protagonisti della Premier League vinta nel 2012. Nei minuti di recupero dell’ultima giornata, il Manchester City doveva rimontare l’1-2 in favore del QPR per conquistare il titolo. La rete del pareggio fu segnata proprio dal bosniaco, mentre il 3-2 di Sergio Aguero regalò il trionfo alla squadra di Roberto Mancini. L’ultima annata di Dzeko non fu positiva. Per questo il Cigno di Sarjevo decise di cambiare aria, lasciando Manchester dopo due Premier League, una FA Cup, una Coppa di Lega ed un Community Shield oltre a 72 goal in 189 presenze.

Esultanza Edin Dzeko
Esultanza Edin Dzeko

Golden Foot, Edin Dzeko: una seconda giovinezza in Italia

Dopo un’annata deludente, Edin Dzeko si è trasferito dal Manchester City alla Roma. Il centravanti bosniaco si è presentato ai suoi nuovi tifosi segnando la rete decisiva nella sfida contro la Juventus proprio sotto la Curva Sud. La prima stagione, però, non è stata molto convincente, con diversi goal facili sbagliati. Il candidato al Golden Foot 2022 si riprese nel secondo anno alla Roma, conquistando il titolo di capocannoniere della Serie A con 29 reti. Nella stessa stagione fu anche il miglior marcatore dell’Europa League con otto reti. Dopo l’addio di Alessandro Florenzi, il Cigno di Sarajevo ha indossato la fascia da capitano e nel tempo è entrato nella storia della Roma. Dzeko, infatti, è diventato il miglior marcatore giallorosso nelle competizioni europee con 32 reti, superando un certo Francesco Totti fermo a quota 29.

Nel 2018 Edin Dzeko realizzò la rete che diede il via alla clamorosa rimonta della Roma con il Barcellona, che portò la squadra giallorossa nella semifinale di Champions League. Con 119 reti in 260 presenze, il Cigno di Sarajevo è diventato il miglior marcatore straniero nella storia della Roma. Lo scorso anno ha deciso di cambiare aria e si è trasferito all’Inter. Grande inizio di stagione per il candidato al Golden Foot 2022 che ha realizzato sei reti nelle prime sette partite. L’ultimo nerazzurro a raggiungere questo traguarda all’esordio fu Ronaldo. Con la maglia della Beneamata, Dzeko è riuscito a sollevare i primi trofei in Italia. Lo scorso gennaio è arrivato il successo nella Supercoppa italiana contro la Juventus, mentre a maggio ha vinto la Coppa Italia, ancora una volta contro la Vecchia Signora. Con la maglia dell’Inter il centravanti bosniaco ha raggiunto quota 100 reti in Serie A, ma la scorsa stagione non è riuscito a vincere lo Scudetto.

Edin Dzeko
Edin Dzeko

Golden Foot, Edin Dzeko: simbolo della Bosnia

Edin Dzeko ha fatto tutta la trafila delle varie nazionali giovanili prima di entrare in pianta stabile nella selezione maggiore della Bosnia da giugno 2007. Nelle qualificazioni al Mondiale del 2010 è stato vice capocannoniere con nove reti, ma senza staccare il pass per la fase finale. Il Cigno di Sarajevo, invece, è riuscito a portare la squadra al Mondiale del 2014. Ancora una volta è stato il vice capocannoniere delle qualificazioni segando dieci goal. Dall’agosto del 2014 il candidato al Golden Foot 2022 è diventato il capitano della sua nazionale e con 126 partite giocate detiene il record di presenze con la Bosnia. Il primo dei due goal realizzati contro l’Irlanda del Nord nel 2018 rappresentò il trecentesimo della sua carriera. Inoltre, con 64 reti messe a segno, Dzeko non può che essere il miglior marcatore di sempre della nazionale bosniaca.