Golden Foot 2022, Jean-Marie Pfaff: le 5 parate che lo hanno reso “Eroe del Belgio”

Le 5 migliori parate che hanno reso il portiere belga Jean-Marie Pfaff "Legend" della Promenade di Montecarlo

A cura di Rachele Carosi 8 Minuti di lettura
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Lui è senza dubbio uno dei ritratti calcistici più spettacolari degli anni Settanta e Ottanta. Parliamo di Jean-Marie Pfaff, il primo e più grande portiere della storia del Belgio che, nel 2014, è stato insignito del prestigioso Golden Foot Legend Award, premio riservato a coloro che possono definirsi leggende viventi di questo sport. La favola di Jean-Marie ha inizio nel dicembre 1953 ad Anversa quando il giovane Pfaff viene notato dal Beveren e dà inizio al percorso che lo porterà a vedere il proprio nome scolpito per sempre nell’Olimpo del calcio. In onore del Golden Foot 2022, riviviamo le 5 parate che hanno reso il belga stella per una notte della Promenade.

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Golden Foot 2022: Pfaff o “l’eroe del Belgio”

Jean Marie Pfaff
Jean Marie Pfaff

La favola di una delle leggende viventi del calcio mondiale ha inizio il 4 dicembre 1953 a Lebbeke, in Belgio, dove il giovane Jean-Marie Pfaff cresce all’interno di una famiglia molto numerosa composta da 5 fratelli e ben 6 sorelle. I genitori di Jean-Marie erano venditori ambulanti di tappeti, professione che svolgevano vivendo assieme ai figli a bordo di una roulotte nel centro di Anversa. Pfaff ricorda con affetto gli anni trascorsi, seppur in condizioni economiche decisamente non agiate, nel nido familiare: “Io, i miei fratelli le mie sorelle avevamo una vita felice perché la gente che ci circondava era molto socievole. C’era calore,  affetto, amicizia, lavoravamo, vivevamo e giocavamo insieme, e ci prendevamo cura l’uno dell’altro: era una famiglia numerosa e felice”. Tutto precipita con la morte prematura di papà Honoré, che sognava di vedere un giorno il suo giovane figlio Jean-Marie indossare i guanti da portiere.

Come un regalo del destino, Pfaff riceve a 18 anni la chiamata del Beveren, società calcistica belga con sede nelle Fiandre orientali, ed inizia a mostrare il suo talento unico e versatile. Nel 1976, grazie all’allora nuovo Ct del Belgio Guy Thys, complice la volontà di svecchiare la rosa dei Diavoli Rossi, Jean-Marie diventa titolare, debuttando nel match contro l’Olanda di un certo Cruijff. Diventato ben presto il volto vincente e il simbolo del Belgio, Pfaff si rende protagonista agli Europei in Italia del 1980, ricordati per la cocente sconfitta e, anche ai Mondiali in Spagna del 1982, seppur brevemente a causa del violento scontro contro Gerets che lo mise k.o.

Golden Foot 2022: “Il clown della porta”

Jean Marie Pfaff
Jean Marie Pfaff

Con il passaggio al Bayern Monaco nel 1982, il talento di Pfaff esplode e gli vale la vittoria di ben tre campionati consecutivi dall’84 all’87 e con essi anche tre Coppe di Germania. Dietro scommessa del Ct belga Thys, Pfaff partecipa poi ai Mondiali in Messico del 1986 che lo consegnano a pieno titolo nell’Olimpo del calcio. Il talento belga giocò la sua ultima partita in Nazionale il 23 settembre 1987 negli Europei a Sofia contro la Bulgaria, match terminato con una sconfitta per 2-0. Il portiere prodigio si consolerà con il riconoscimento da parte dell’IFFHS, la Federazione Internazionale di Storia e Statistica del calcio, del premio di Miglior portiere del Mondo. Nel 1988, dopo aver collezionato 156 presenze in 5 stagioni, interrompe i rapporti con il Bayern Monaco e comincia una nuova avventura tra le fila del Lierse, società di prima divisione belga. Pfaff sceglie infine di chiudere la sua carriera da fuoriclasse nel 1991 organizzando un sontuoso match d’addio sul campo del Beerschot dove si affrontarono il Belgio degli anni ’80 e una selezione di stelle mondiali, fra le quali figurano Beckenbauer, Krol e Platini.

Golden Foot 2022: le 5 migliori parate della “Legend” di Montecarlo

The Champions Promenade di Montecarlo
The Champions Promenade di Montecarlo

In onore dell’edizione 2022 del Golden Foot, il prestigioso Premio che, a partire dal 2003, consentirà nella notte del 21 dicembre al vincitore e, novità assoluta di questa edizione, anche alla vincitrice del Golden Foot Award di lasciare le proprie impronte sulla celebre Promenade des Champions di Montecarlo. Il nome dell'”eroe” belga Jean-Marie Pfaff figura a pieno diritto tra le “Legend” che la giura francese ha scelto nel 2014 di premiare, in onore alla scintillante carriera vissuta dall’estremo difensore. Riviviamo quindi le 5 migliori parate che hanno valso a Pfaff un posto nel firmamento di stelle di Montecarlo.

Golden Foot Legend: Campionato d’Europa 1980, Belgio vs Inghilterra

Un giocatore fuori dagli schemi, un clown come lui stesso amava definirsi che proteggeva la porta a suon di scherzi e risate. Uno dei momenti d’oro della sua carriera stellare resterà il match disputato all’Europeo del 1980 quando il suo Belgio affronta l’Inghilterra, chiudendo la partita con un pari, ma deliziando il pubblico con una sua presa volante sul tiro dell’avversario inglese.

Golden Foot Legend: Bundesliga, 1982, Bayern Monaco vs Amburgo

Dopo la fortunata parentesi al Beveren, per il gioiello Pfaff ha inizio l’avventura in Bundesliga al fianco del Bayern Monaco che, alla nona giornata, affronta l’Amburgo di Manfred Kaltz che al novantesimo minuto resta ipnotizzato dal portiere belga e consegna così la vittoria in rimonta ai bavaresi. La fame di Jean-Marie Pfaff cominciava a conoscere il suo apice.

Golden Foot Legend: Coppa delle Coppe 1984-’85, Roma vs Bayern Monaco

Roma, 20 marzo 1984, lo Stadio Olimpico diventa il teatro del super match di ritorno dei quarti di finale di Coppa delle Coppe quando l’ala giallorossa Bruno Conti viene fermata dal portiere bavarese Jean-Marie Pfaff che in uscita bassa riesce a fermare il tiro avversario tra i suoi enormi guantoni, suo inconfondibile segno distintivo.

Golden Foot Legend: Mondiale 1986, ottavi di finale, Belgio vs URSS

L’apice della carriera, Jean-Marie Pfaff lo ha raggiunto senza ombra di dubbio con la partecipazione al Mondiale del 1986 in Messico. Qui, il suo talento ha letteralmente salvato il suo Belgio nel match valido per gli ottavi di finale, quando il belga ha blindato la porta, impedendo all’URSS di portare a casa la vittoria. Il match finì in trionfo per un soffio: 4 a 3 il risultato finale.

Golden Foot Legend: Mondiale 1986, quarti di finale, Belgio vs Spagna

Impossibile non ricordare, tra le migliori prestazioni di Jean-Marie Pfaff, la clamorosa parata ai danni della Spagna nel match valido per i quarti di finale del Mondiale in Messico del 1986. Un super Pfaff ferma gli iberici ai calci di rigore, consentendo al Belgio di proseguire quella che resterà impressa nella storia, nonostante il quarto posto, come l’impresa della miglior generazione calcistica dei Diavoli Rossi.