Golden Foot 2022, la vita di Mia Hamm: la calciatrice leggenda del Gala di Montecarlo

Tra le leggende del Golden Foot appare il nome di Mia Hamm: la prima giocatrice a vincere il premio durante il Gala di Montecarlo

A cura di Francesca Rofrano 8 Minuti di lettura
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Per la prima volta, in occasione della ventesima edizione del Gala di Montecarlo, viene istituito il premio per la categoria femminile del Golden Foot. Accanto a giocatori di sesso maschile che ormai sono diventati l’emblema del calcio mondiale come ad esempio Roberto Baggio e Diego Armando Maradona, spiccano alcune donne che si sono distinte per carriera e riconoscimenti ottenuti durante la loro militanza sul campo. Le regole, come per le Men’s Nomination, sono sempre le stesse. A ricevere il premio è colui o colei che, superati i ventotto anni di età, abbia ottenuto una certa risonanza all’interno dell’universo calcistico. Anche quest’anno, però, è necessario ricordare tutti coloro che hanno già lasciato le proprie impronte sulla Promenade del Principato di Monaco e che sono diventate delle Golden Foot Legends che dal 2003 abbelliscono il lungomare monegasco.

L’edizione dei Golden Foot del 2014 ha aperto definitivamente la strada per la premiazione di calciatrici. Ad ora, sono solo due le impronte femminili impresse sulla Champions Promenade. L’ultima in ordine cronologico appartiene a Carolina Morace, ex attaccante della Nazionale italiana. Mentre è Mia Hamm ad aprire definitivamente le danze per il primo premio dei Golden Foot Legends vinto da una donna: anche lei di ruolo attaccante è diventata la colonna portante della Nazionale Statunitense. Entrambe comunque sono diventate simbolo di un movimento in esponenziale crescita, che ha portato nell’ultimo anno anche all’affermazione del calcio femminile a livello professionistico.

Mia Hamm con la maglia della nazionale USA
Mia Hamm con la maglia della nazionale USA

Golden Foot 2022, Mia Hamm: i primi passi sui campi da calcio

Nata a Selma, una piccola cittadina della contea di Dallas in Alabama e trasferitasi a Firenze all’età di 5 anni, Mariel Margaret Hamm, per tutti Mia, si è avvicinata al mondo del calcio sin da bambina. Come dichiarato da lei stessa durante un’intervista in esclusiva a calciomercato.com, il trasferimento in Italia e soprattutto la passione dell’intera famiglia per la Fiorentina sono stati passaggi fondamentali per la sua crescita professionistica. Il percorso che l’ha portata a vincere il Golden Foot Legends parte dal lontano 1989, quando contribuisce alla vittoria della squadra della Lake Braddock Secondary School.

La prima occasione reale per la Hamm per lanciarsi nel calcio che conta è quella del Tar Heels, squadra del North Carolina con la quale disputa ben 95 partite perdendone soltanto una. Un risultato che ovviamente la eleva tra le migliori e che le permette di ottenere così il titolo di Miglior giocatrice dell’Anno sia per l’All-America che per l’Atlantic Coast Conference, una delle più prestigiose in tutti gli Stati Uniti d’America. Se le sue impronte sono presenti sulla bellissima Promenade di Montecarlo è sicuramente per il ruolo fondamentale nella nazionale a stelle e strisce.

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USA femminile, medaglia d'oro ad Atene 2004
USA femminile, medaglia d’oro ad Atene 2004

Golden Foot 2022, Mia Hamm: le grandi vittorie con la Nazionale

Il sogno di ogni giocatore, di qualsiasi sesso esso sia, è quello della convocazione nella propria Nazionale. Per la vincitrice del Golden Foot 2014, quel sogno diventa realtà alla giovane età di quindici anni, quando diventa la più giovane atleta ad indossare la prestigiosa maglia della Nazionale Statunitense. La seconda convocazione però, è quella che effettivamente dà il kick fondamentale alla sua carriera, vissuta fino ad allora tra le squadre universitarie. Tony DiCicco, l’allenatore in carica, decide che lei sarà l’attaccante di punta della sua formazione durante i Mondiali di Calcio femminile del 1995 in Svezia. Un’opportunità che Mia Hamm non si lascia sfuggire. È proprio nel corso del primo match della competizione che sigla la rete che porta al pareggio finale contro la Cina. Quella è però solo la prima delle tante reti che consacreranno la Leggenda del Gala di Montecarlo.

Il Mondiale in Svezia si conclude con un terzo posto che va stretto a tutta la Nazionale a stelle e strisce. Miglior sorte è toccata alle Stars & Stripes l’anno successivo in occasione delle Olimpiadi di Atlanta. Un oro conquistato con la forza, ancora una volta contro le rivali della nazionale cinese, davanti a 76000 persone; numeri incredibili per l’epoca e per una competizione a carattere rosa. Mia Hamm, la leggenda del Golden Foot, scese in campo per 5 volte segnando una rete. Ma è nel Mondiale del 1999, svolto proprio tra i confini americani, che una delle stelle del Gala di Montecarlo che diventa decisiva per la vittoria della sua formazione. Si trova da sola, davanti a oltre 90.000 spettatori e al portiere avversario. La Hamm batte il rigore decisivo alzando così la Coppa da protagonista assoluta.

Mia Hamm bacia la Coppa del Mondo vinta dagli Usa, 1999
Mia Hamm bacia la Coppa del Mondo vinta dagli Usa, 1999

Una sola Olimpiade poi, quella del 2004 vinta in Grecia, separa Mia Hamm dall’addio al calcio giocato. La Golden Foot del 2014 si ritira dopo aver dedicato totalmente la sua vita alla Nazionale degli Stati Uniti D’America, con un bilancio complessivo di 158 reti. Numeri straordinari che la fanno entrare nella lista dei FIFA 100, stilata dalla Leggenda del Golden Foot 2012 Pelé.

Golden Foot 2022, Mia Hamm: l’esponente del calcio femminile

Mia Hamm, leggenda della Promenade di Montecarlo, è diventata pioniera per un movimento che ha messo in discussione l’accezione prettamente maschile del calcio. “Vivo con umiltà l’occasione di poter dimostrare che il calcio femminile può dare tanto. È normale che ci siano differenze con il gioco maschile, ma questo non vuol dire che il nostro sia meno spettacolare. È una grossa chance per far capire tutto questo al mondo intero”. L’obiettivo di Hamm, ora nei panni di dirigente sportivo, è quello di ispirare migliaia di giovani ragazzi a vedere il mondo da una prospettiva diversa.

Mia Hamm, una delle prime calciatrici ad aderire alla formazione della categoria professionistica femminile, la Women’s United Soccer Association, è diventata una delle massime personalità non solo del mondo del calcio giocato, ma anche di tutto l’ambiente che lo circonda. Le sue gesta e le sue prestazioni messe in campo sono prese come un importante punto di riferimento per le prossime stelle che lasceranno un segno indelebile nella Promenade di Montecarlo.