Ci sono riconoscimenti che ti permettono di entrare nell’olimpo del calcio e di diventare eterno. Uno dei più importanti è sicuramente il premio del Golden Foot. L’edizione 2022 sarà la ventesima e come sempre verrà celebrata nella meravigliosa Montecarlo. La serata di Gala è prevista per il 21 dicembre, giorno in cui scopriremo il nuovo vincitore. L’ultimo a lasciare la propria impronta dorata dei piedi sulla prestigiosa Promenade des Champions è stato il fenomenale attaccante del Liverpool Mohamed Salah. La Promenade non è altro che una sorta di Walk of Fame in stile Hollywood, con tutte le impronte e gli autografi di coloro che hanno ricevuto il Golden Foot nelle passate edizioni. Il premio può essere conquistato da giocatori che abbiano compiuto 28 anni e che durante la loro carriera si sono distinti per risultati sportivi, individuali e di squadra, e per la loro personalità.
Come in ogni edizione del Golden Foot vengono premiate anche alcune leggende che hanno scritto la storia del mondo del calcio. Il riconoscimento a loro riservato prende il nome di Golden Foot Legends Award. Tra i fuoriclasse entrati nella Promenade des Champions ricordiamo gente del calibro di Diego Armando Maradona e Pelè, solo per citarne alcuni. Nell’edizione disputata nel 2019 fu una stella brasiliana ad illuminare il cielo di Montecarlo, quella di Paulo Roberto Falcao. Considerato come uno dei centrocampisti più forti della storia del calcio, il brasiliano fu ribattezzato il Divino dai tifosi della Roma per quanto fatto vedere nella Capitale. Nel quinquennio con la maglia giallorossa vinse uno Scudetto e due Coppe Italia. Definito come un giocatore universale dai compagni di squadra Francesco Graziani e Roberto Pruzzo, Falcao fu anche protagonista con la Nazionale brasiliana, seppur non riuscì a vincere alcun titolo.
Golden Foot, Paulo Roberto Falcao: l’ottavo Re di Roma
L’Italia era nel destino di Paulo Roberto Falcao, dato che la madre era di origini calabresi. Dopo l’esperienza in patria con la maglia dell’Internacional, il brasiliano fu acquistato dalla Roma nell’estate del 1980. Ed è proprio nella Capitale che Falcao si è fatto apprezzare per le sue qualità, che gli sono valse il premio del Golden Foot. Nei primi tempi ha subito alcune critiche, ma in pochi istanti è riuscito a conquistare il popolo giallorosso. Un centrocampista con caratteristiche fuori dal comune, tanto da meritarsi il soprannome di Divino. Nella stagione 1982/1983 Falcao fu determinante per la vittoria dello Scudetto, il secondo della storia della Roma, realizzando sette reti in campionato. Presto divenne per tutti l’ottavo Re di Roma, un etichetta non banale in una città come quella di Roma. Dopo cinque anni il centrocampista brasiliano lasciò la Roma, portandosi dietro, oltre ad un campionato italiano, anche due Coppe Italia.
Golden Foot, Paulo Roberto Falcao: il Divino rimonta il Cagliari
Paulo Roberto Falcao è stato uno dei giocatori più forti ad aver indossato la maglia della Roma. Il brasiliano era in grado di decidere le partite, come contro il Cagliari nel campionato 1981/1982. Era la terza giornata della Serie A e la formazione sarda era ospite nella Capitale. La squadra allenata all’epoca da Paolo Carosi riuscì a portarsi in vantaggio grazie alla rete di Luigi Piras. La Roma in quel momento non potè che affidarsi alla futura leggenda della Promenade des Champions. Poco prima dell’intervallo, la palla finì sui piedi di Falcao sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il centrocampista brasiliano, senza pensarci due volte, calciò al volo verso la porta non lasciando scampo al portiere avversario. Nella ripresa la Roma trovò anche la rete del vantaggio e del definitivo 2-1, ancora una volta firmata dal Divino. Falcao sfruttò un velo di Roberto Pruzzo e segnò sotto la Curva Sud, regalando i tre punti alla squadra giallorossa. Nei momenti di difficoltà, il campione viene sempre fuori e spesso risolve da solo le partite.
Golden Foot, Paulo Roberto Falcao: la magia contro il Napoli
Nella stagione 1982/1983 la Roma di Paulo Roberto Falcao tornò sul tetto di Italia a distanza di 41 anni dall’ultima volta. La stagione seguente, nella settima giornata di campionato, la formazione giallorossa ospitò il Napoli allo Stadio Olimpico. Non ci fu storia fin dall’inizio, con la Roma che realizzò quattro reti nel primo tempo per poi vincere con il risultato finale di 3-1. La terza rete portò la firma della leggenda del Golden Foot e fu un vero e proprio capolavoro. Intorno alla mezz’ora del primo tempo Falcao ricevette palla sul vertice destro dell’area di rigore. Un giocatore normale avrebbe stoppato la sfera, per poi decidere come proseguire. Un giocatore Divino, con il bagaglio tecnico del brasiliano, concluse al volo, insaccando la palla all’angolino e battendo il portiere del Napoli Luciano Castellini.
Leggi anche: Golden Foot 2022, Gianni Rivera tra le prime leggende della Promenade: le cinque perle del Pallone d’Oro
Golden Foot, Paulo Roberto Falcao: il Divino decisivo in Europa
Nel quinquennio trascorso da Paulo Roberto Falcao in giallorosso, la Roma aveva assunto una dimensione importante nel campionato italiano e voleva diventare grande anche in Europa. Nella stagione dello Scudetto, la Roma ospitò allo Stadio Olimpico una grande forza di quel tempo come il Colonia nella gara di ritorno valevole per gli ottavi di finale di Coppa UEFA. All’andata la squadra tedesca aveva avuto la meglio con il risultato di 1-0. Dopo un primo tempo a reti inviolate, la rosa capitolina trovò il goal del vantaggio con Maurizio Iorio che rimise tutto in discussione. La gara sembrava indirizzata verso i tempi supplementari, ma poi Paulo Roberto Falcao salì in cattedra. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, poco prima del 90′, la palla arrivò alla leggenda entrata nella Promenade des Champions. Il centrocampista brasiliano la stoppò di petto e calciò con tutta la sua forza verso la porta, mandando la sfera di gioco sotto la traversa. La rete di Falcao fece esplodere lo Stadio Olimpico e regalò alla Roma la qualificazione ai quarti di finale di Coppa UEFA.
Golden Foot, Paulo Roberto Falcao: la rete che spaventò l’Italia
Italia e Brasile sono paesi di grande trazione calcistica. Non a caso sono le due Nazionali, insieme alla Germania, che possono vantare il maggior numero di Mondiali. Cinque per il Brasile, quattro per l’Italia. Le due selezioni si ritrovarono di fronte nella competizione iridata in Spagna del 1982, in una sfida decisiva per la qualificazione alla semifinale. La Seleçao si sarebbe potuta accontentare del pareggio, mentre gli azzurri avevano il disperato bisogno di vincere. La sfida era sul punteggio di 2-1 dopo la doppietta di Paolo Rossi e la rete di Socrates nel mezzo. Fu Paolo Roberto Falcao a riportare il risultato in parità, con una giocata meravigliosa. Il vincitore del Golden Foot per le leggende ricevette palla al limite dell’area. Con una finta, Falcao mandò a vuota la difesa azzurra per poi battere con un potente sinistro Dino Zoff. Lo stesso portiere e capitano dell’Italia esaltò la giocata del brasiliano: “Falcao fece una grande giocata”. La rete di Falcao, però, non risparmiò l’eliminazione al Brasile. Rossi realizzò la tripletta personale, portando in semifinale la Nazionale italiana, che poi vincerà il Mondiale 1982.
Golden Foot, Paulo Roberto Falcao: lo Scudetto passò dal Pisa
C’è stato un momento chiave nella stagione dello Scudetto per la Roma e fu la gara disputata sul campo del Pisa. La squadra allenata da Nils Liedholm era reduce dalla sconfitta interna con la Juventus, rivale per la vittoria del campionato italiano. Nella giornata successiva la Roma era impegnata allo Stadio Andrea Garibaldi e non aveva a disposizione l’infortunato Roberto Pruzzo. Fu Paulo Roberto Falcao a caricarsi la squadra sulle spalle. La formazione giallorossa partì forte e trovò il vantaggio proprio con il vincitore del Golden Foot per le leggende. Celebre è la sua esultanza in cui si tira su la manica destra della maglia, quasi a lasciar intendere che lo Scudetto sarebbe stato giallorosso. In quella sfida il centrocampista brasiliano viene ricordato non solo per il goal, ma anche per la grande prestazione offerta in campo. La Roma vincerà per 2-1 la partita ed al termine dell’anno si laureerà Campione d’Italia per la seconda volta nella sua storia.