Di affari di mercato che subisco alti e bassi e continui ribaltamenti è pieno il mondo, e saper cogliere l’attimo è fondamentale. In casa Torino si cerca di dare un’accelerata, visto che, a due settimane dall’inizio del campionato, i soli Samuel Coco e Che Adams, oltre al secondo portiere Paleari, non possono bastare per l’Europa. A complicare i piani granata potrebbe essere un affare Ilic allo Zenit a rischio, che poteva ricaricare il budget.
Ilic al servizio di Vanoli, Cairo: “Se rimarrà sarò contento”
Da tempo i due club hanno trovato l’accordo sul trasferimento, ma ora i 25 milioni pattuiti possono sfumare. Già la presenza del serbo nel ritiro del club piemontese, il 18 luglio a Pinzolo, aveva fatto pensare a qualche problema nella trattativa, ora confermato. Stando a Tuttmercatoweb.com, manca l’accordo tra Zenit ed entourage di Ilic su stipendio e commissioni, e il tutto si è arenato in un nulla di fatto.
Che accadrà adesso? La fumata bianca si è allontanata considerevolmente, e i sentimento sono contrastanti. La somma che il Torino avrebbe guadagnato era davvero alta, ma Cairo non sembra preoccuparsene: “C’è un interesse non solo dello Zenit, ma pensiamo a Ilic come un giocatore che sarà dei nostri. Se rimarrà sarò contento“, diceva alla presentazione di Vanoli.
Da Gosens ai centrali di difesa
Qualcosa comunque si muove, con Robin Gosens che si avvicina sempre di più a vestire il granata nella prossima stagione. Tra prestito ed obbligo di riscatto, dovrebbe essere un affare da circa 8 milioni di euro, con Vanoli che cercava corsa e cross sulla sinistra. Sarà poi tempo di pensare ai centrali di difesa, oltre un Erlic sfumato in favore del Bologna. Gli addii di Buongiorno, Rodriguez e Djidji e la nuova operazione al ginocchio di Schuurs presentano un reparto falcidiato.