La nuova stagione calcistica è appena cominciata e come di consuetudine ogni tifoseria non vede l’ora di scoprire cosa gli verrà riservato per il futuro. Anche l’Inter, super attiva in questa sessione di calciomercato, tenterà di non deludere le aspettative, a volte fin troppo pretenziose, dei propri sostenitori. L’estate è ancora lunga e di sorprese ce ne saranno sicuramente altre, oltre quelle di cui siamo già venuti a conoscenza, come il ritorno di Romelu Lukaku che tanto è mancato alla Pinetina. È chiaro però quale sia l’obiettivo imposto dalla società. La volontà della Beneamata è quella di ritornare a vivere la città di Milano con intenzione e partecipazione. Per far in modo che tutto ciò diventi realtà è necessario fare un salto indietro nel tempo, un viaggio nel passato alla riscoperta della vera identità interista. Rivivere la passione e la storia di quella che è diventata una delle squadre più seguite al mondo.
Il desiderio di riabbracciare le proprie origini è stato espresso chiaramente nella creazione del nuovo Kit Home che l’Inter indosserà durante le partite al San Siro per la stagione di Serie A 22/23. La presentazione della nuova maglia, indossata per la prima volta nell’amichevole contro il Lugano del 12 luglio 2022, ha portato la Media House alla realizzazione di un altro capolavoro per creare il giusto hype in tutto l’ambiente nerazzurro. “Il video di lancio esalta l’anima innovativa del Club che fin dalla sua fondazione non ha paura di cambiare, di rompere le regole e di innovare, sia dentro che fuori dal campo”.
L’intesa vincente: Nike ed Inter
Il matrimonio tra Inter e Nike va avanti ormai da più di vent’anni. Nel 1998 il colosso di sportswear americano firma un accordo con la Beneamata prendendo il posto di Umbro, azienda inglese che ha contribuito alla realizzazione delle divise per circa un decennio. La collaborazione, da allora, ha dato vita a creazioni originali in cui i colori nerazzurri hanno sempre fatto da protagonista. Nel corso del tempo le realizzazioni dei kit sportivi hanno portato grandi introiti ed idee geniali, apprezzate per la maggior parte anche dai tifosi. L’obiettivo principale della partnership è quello di portare avanti un progetto, fino al 2024, che punti alla sensibilizzazione verso diverse tematiche sociali, dal razzismo fino ad arrivare alla sostenibilità ambientale.
Per questo motivo il kit home 2022/23, come per le precedenti stagioni, si unisce all’iniziativa Move To Zero di Nike, che prova a ridurre l’impatto sull’ambiente con la minima emissione di carbonio. Il tessuto del nuovo set proviene dall’uso di materiali alternativi, in questo caso formato al 95% da bottiglie di plastica riciclate.
Il mix perfetto
“Inter e Nike vogliono comunicare l’appartenenza ad una grande famiglia inclusiva, un calcio che è di tutti e per tutti”. L’Inter con queste premesse decide di abbandonare quello stile più innovativo delle ultime stagioni, per permetterci di fare un tuffo nel passato. I pantaloncini ed i calzettoni sono di colore nero, ma ciò che cambia e che risalta sicuramente all’occhio è il design della maglia. Dopo anni di sperimentazioni con maglie a zig zag e con la casacca 2021-22 con la trama a pelle di serpente – che puntava a rappresentare il Biscione milanese – si ritorna alla classicità nerazzurra. La reference, come spiegato anche nella nota ufficiale del club, è il modello delle casacche con le larghe strisce verticali degli anni ’60.
Anche il colletto leggermente più alto rispetto al solito e la banda nera che lo sottolinea, agli occhi dei più attenti, risultano essere un evidente richiamo ad un altro pezzo di storia interista. Con il giusto riadattamento e con un’evidente attenzione per i dettagli, Inter e Nike sono riusciti a creare un modello di maglia che non solo si ispira agli anni dell’epopea della Grande Inter – quando il mago Herrera primeggiava in Italia ed in Europa- ma anche ai primi anni 2000, il periodo in cui si potevano ammirare in campo la qualità di Ronaldo e la fantasia di Christian Vieri.
Le novità
Pushing Forward since 1908. L’Inter sin dalla propria creazione racchiude dentro di sé uno spirito volto ai cambiamenti. Proprio per questo, nonostante il forte riferimento al passato, nel nuovo Kit Home, sono presenti delle novità. Quella più di impatto sarebbe proprio lo sponsor frontale della maglia. Digitalbits prende il posto di $INTER FAN TOKEN by socios.com, dopo soltanto un anno. Con il criptosponsor, già presente precedentemente sulle maniche della divisa, la Beneamata ha firmato un accordo economico triennale da 85 milioni complessivi. Sul retro della maglia è stata confermata la collaborazione con Lenovo.
Con il debutto nell’amichevole, sul petto della squadra di Simone Inzaghi si rivede lo stemma dell’Inter annunciato nel marzo del 2021. La particolarità rispetto allo scorso anno è che il logo ritorna ad essere colorato di bianco e blu, con la stella dei 19 scudetti cucita in bianco. Dalla parte opposta poi, sul classico baffo Nike campeggia la coccarda del tricolore italiano, che rappresenta la vittoria della Coppa Italia, ottenuta contro la Juventus allo Stadio Olimpico di Roma. Un’altra piccola chicca della maglia che accompagnerà l’Inter nel corso della stagione è la scritta “Milano” all’interno del colletto, al fine di esaltare il legame con la città.
I numeri di maglia
Dopo aver analizzato nel dettaglio la nuova maglia ufficiale dell’Inter della stagione 22/23, possiamo soffermarci sui protagonisti che proveranno a riportare lo scudetto al centro del petto nerazzurro. Tra i nuovi acquisti e i cambi dei numeri dei giocatori già presenti in rosa le novità sono molte. Con un comunicato, la squadra ha fatto sapere che Robin Gosens e Joaquin Correa hanno deciso di approfittare di alcuni addii per cambiare. Il laterale tedesco arrivato alla Pinetina nella sessione del calciomercato di gennaio, avrà il compito difficile di non far rimpiangere l’addio di Ivan Perisic. Il ruolo lo ricopre di nuove responsabilità che lo hanno portato a lasciare la maglia numero 18 in favore della 8 appartenente a Matias Vecino. Lo stesso discorso vale per l’argentino che abbandona la maglia numero 19 per prendere in consegna la 11 di Kolarov, deciso a salutare definitivamente il mondo del calcio giocato.
Il modello principale della campagna per il lancio del Kit Home 22/23 non poteva che essere Romelu Lukaku intenzionato a riconquistarsi l’affetto dei tifosi interisti. Per riprendersi il ruolo da trascinatore dell’Inter, Big Rom ha deciso di indossare la numero 90, lasciando la 9 della sua prima esperienza in nerazzurro sulle spalle di Edin Dzeko. A centrocampo, Mkhitaryan sceglie la numero 22 per una sorta di continuità con i compagni di reparto, Calhanoglu 20 e Barella 23. Numero 12 e 14 per i giovanissimi Bellanova ed Asllani. Invece Onana, colui che darà inizio all’era post-Handanovic, ha scelto la numero 24 per dare luce alla sua maglia nera.