Edin Dzeko continua a segnare, indipendentemente dalla maglia che indossa. La sua avventura nell’Inter finora si è condita di 6 gol in 7 gare, l’ultimo dei quali ha dato il via alla rimonta esterna sul Sassuolo. Oltre alla rete, tanto lavoro sporco per il bosniaco che si è procurato anche il rigore del 2-1, trasformato da Lautaro.
Il bosniaco sembrerebbe così aver archiviato definitivamente la sua esperienza nella Roma: basti pensare che lo scorso anno, in campionato, 7 gol avevano rappresentato la somma totale delle marcature di Dzeko. Una stagione difficile, l’ultima, in una lunga esperienza che lo ha consacrato in Serie A. Campionato che vuole prendersi definitivamente con la maglia dell’Inter.
Dzeko e l’Inter: quale futuro?
Ma cosa può portare nel concreto l’exploit di Edin Dzeko con la maglia dell’Inter? In ottica Scudetto, con una squadra impegnata su tre fronti, di sicuro c’è da leccarsi i baffi per la profondità di soluzioni che può garantire. L’incisività dell’ex Roma la si nota già dalle prime battute del suo sbarco a San Siro, soprattutto perché palese nei diversi momenti della gara.
Quando l’Inter ha il pallone tra i piedi, Dzeko è tra i primi a proporsi per veicolare la sfera verso i compagni, non solo nei pressi dell’area ma – se serve – anche lontano dalla porta. In questo fondamentale si era distinto anche in maglia giallorossa, tanto da emergere come vero e proprio regista offensivo. Un’ulteriore salto di qualità, tuttavia, potrebbe essere compiuto sui lanci lunghi.
Avere Dzeko, per l’Inter, è sinonimo infatti dell’avere molte più soluzioni anche in caso di pressioni avversarie. E con un partner camaleontico come Lautaro è bene immaginare come, alla lunga, per i nerazzurri aumentino le possibilità di giocare le seconde palle nell’ultimo terzo di campo.
Un boost non da poco per un calciatore che sta vivendo una seconda – o terza – giovinezza e che nell’immediato futuro potrebbe divenire cardine della manovra dell’Inter.