Milan Skriniar, difensore dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Corriere della Sera, affrontando, tra i vari argomenti trattati, anche il percorso avuto con i vari allenatori in Serie A: “Ai tempi con Giampaolo, lui mi spiegava tutto e mi diceva di tenere la linea al millimetro e di guardare i compagni. Penso mi abbia insegnato molto. Spalletti anche, giocava più o meno così, mentre Conte è ti inculca la mentalità vincente, che non puoi non assimilare. Inzaghi, infine, è come avere un compagno di squadra, con cui puoi ridere e scherzare”. Per quanto riguarda, invece, un possibile addio all’Inter: “Non sarebbe male fare una nuova esperienza all’estero, ma al momento sto bene qui all’Inter e non penso di andarmene, anche se non si sa mai cosa possa succedere. Per ora non stiamo trattando il rinnovo, anche perché ho il contratto fino al 2023”.
Srkiniar si è poi espresso a proposito degli attaccanti che ha avuto più difficoltà nell’affrontare: “Penso non ci sia qualcuno di più forte e rapido di Lukaku, ma, per fortuna, lo dovevo affrontare solo in allenamento. Dzeko, poi, è tosto e difende benissimo palla, così come Suarez e Benzema sono due diavoli. Ora, comunque, devo marcare di più gli esterni”. Il difensore, infine, ha parlato dell’addio di Lukaku e Hakimi in estate e di come è stato vissuto all’interno dell’ambiente nerazzurro: “Del loro addio se ne parlava; Hakimi non ha nemmeno cominciato ad allenarsi con noi, mentre Lukaku ci aveva detto, che sarebbe partito se avesse avuto la possibilità. La società ha comunque preso ottimi giocatori”.