La Juventus è un cantiere aperto, si sa. L’annata appena conclusa ha portato diversi scossoni in casa bianconera, più o meno fragorosi. Dall’uragano extra campo dell’Inchiesta Prisma (e la manovra stipendi) alle dimissioni del vecchia CdA, passando per la probabile esclusione dalle coppe europee, fino ad arrivare all’arrivo di Cristiano Giuntoli. Il tutto senza dimenticare Paul Pogba, il vero flop della stagione bianconera.
Dopo sei anni al Manchester United, il francese è tornato a Torino la scorsa estate, accolto come il Messia che avrebbe dovuto tirare la Juventus fuori dai guai in cui rischiava seriamente di cacciarsi. Invece i guai sono arrivati, e belli grossi. Tanto per Pogba, quanto per la Vecchia Signora. Paul si è infortunato quasi subito, allungando i tempi di recupero, mentre la Juventus arrancava e subiva anche il colpo della penalizzazione.
Rientro avvenuto nel finale, dove Pogba ha messo insieme 161 minuti, fra campionato e coppe. Una miseria per un giocatore che la Juventus ha (ri)accolto, omaggiandolo con un contratto da 10 milioni a stagione. Risultato: il Polpo non ha portato nessun beneficio alla sua Signora, ha finito per tradirla, forse non totalmente per colpa sua, ma forse per troppo amore. Un amore tormentato, che rischia di essere giunto ai titoli di coda.
I dubbi di Pogba: Juventus o Arabia?
Pogba ha subito l’ultimo infortunio contro la Cremonese, a fine maggio, uscendo dal campo in lacrime. Quello stop l’ha tenuto ai box per un mese e mezzo. Paul non si è perso d’animo ed è rientrato alla Continassa una settimana prima rispetto ai compagni, con il solo obiettivo di tornare in forma e riprendersi una Juventus che lavora per il futuro , per onorare la sua maglia numero 10.
Ma la mente di Pogba, negli ultimi giorni è stata pervasa da un nuovo, enorme pensiero, manifestatosi sotto forma di una valigia piena di contanti, provenienti dall’Arabia Saudita, il campionato che si sta rivelando, l’asso pigliatutto di questo calciomercato. E il fuoriclasse della Juventus non è esentato dall’interessamento della Saudi League, da cui sarebbe pervenuta un’offerta monstre di 150 milioni in tre anni.
Una cifra clamorosa, a cui è veramente complicato dire di no. Pogba non ha dato l’assenso ma ci pensa. Il francese pensa al proprio passato e al proprio possibile futuro. La sua tenuta fisica rimane un enorme punto interrogativo, per sé stesso e per la Juventus, che non si opporrebbe a un suo addio.
Juventus, i petroldollari raggiungono Pogba
Ragionando in maniera cinica, prima ancora che sentimentale, con la cessione di Pogba, che potrebbe fruttare fra i 10 e i 15 milioni, la Juventus abbatterebbe ulteriormente il proprio monte ingaggi, così da dare respiro alle proprie casse societarie. Dal canto suo, il Polpo raggiungerebbe uno fra Kanté e Benzema, suoi compagni di nazionale che starebbero tentando di convincere il francese a trasferirsi in Arabia Saudita.
Di fronte a un’offerta simile, Pogba esaurirebbe i suoi problemi, senza contare che si sgancerebbe da tutte le pressioni a cui è sottoposto alla Juventus. L’altra faccia della medaglia riguarda il fattore competitività, anch’esso probabilmente considerato dal Polpo. Il campionato dell’Arabia Saudita, benché in netta crescita, non possiede ancora l’appeal di quelli europei.
Pogba dovrà prendere una decisione nei prossimi giorni, valutando bene se abbia ancora qualcosa da dare alla Juventus e all’Europa o se, anche per lui, è giunto il tempo di ascoltare il richiamo dei petroldollari dell’Arabia e dirigersi verso quello destinato a diventare il nuovo campionato All Stars.