La Juventus si dibatte fra la necessità di operare sul calciomercato in entrata e l’impellenza di risanare un bilancio atterrito dopo le ultime stagioni deludenti. Il nome principale in uscita resta Dusan Vlahovic, il cui futuro appare sempre più lontano da Torino, poiché il serbo è quello da cui la Vecchia Signora può ricavare la cifra maggiore. Cristiano Giuntoli ha in mente di cedere il serbo per poter poi arrivare a Lukaku, fra gli obiettivi per l’attacco bianconero.
Non c’è solamente il serbo come potenziale partente ma, per giungere al belga, il direttore tecnico bianconero potrebbe operare anche più di una cessione, per sbloccare la situazione del calciomercato in entrata dei torinesi. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport fa il punto sui possibili intrecci che potrebbero scaturire dalle eventuali partenze che coinvolgerebbero l’attacco.
Juventus, anche Milik può partire
Che Dusan Vlahovic possa lasciare la Juventus non è più una notizia, soprattutto per la portata economica che potrebbe significare la cessione del serbo, nel mirino del PSG e del Manchester United. Ma Giuntoli starebbe pensando a togliere l’etichetta di incedibile anche ad Arkadiusz Milik, appena riscattato dal Marsiglia e uomo cardine nei meccanismi offensivi di Massimiliano Allegri.
Il polacco ha ricoperto un ruolo fondamentale nello scacchiere bianconero durante la scorsa stagione e Max ha spinto per tenerlo a Torino. Ma con la situazione economica continuamente in bilico, la Juventus potrebbe decidere di scarificare l’ex Napoli pur di raggiungere il proprio scopo. Naturalmente, così come per Vlahovic, Giuntoli non è intenzionato a svendere il calsse 1994, il cui prezzo del cartellino si aggira sugli 8 milioni di euro, stando a trasfermarkt.it.
Juventus, Kean in bilico: Giuntoli può venderlo
Il reparto offensivo della Juventus potrebbe subire una rivoluzione in toto in questo calciomercato, poiché nemmeno Kean appare incedibile. Il classe 2000 è stato acquistato a titolo definitivo dall’Everton, e la Vecchia Signora è disposta a valutare offerte congrue. Anche in questo caso, Giuntoli ascolterebbe solamente proposte accettabili economicamente, poiché anche un singolo milione può fare la differenza.