Juventus, la sfida infinita: negli USA nuovo duello con il Real Madrid

Nella notte di domenica 31 luglio la Juventus affronterà in amichevole il Real Madrid negli USA: l'ennesimo capitolo di una sfida che ha caratterizzato il calcio europeo

Gabriele Turchetti A cura di Gabriele Turchetti
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Continua la tournèe negli USA della Juventus. La squadra guidata da Massimiliano Allegri ha iniziato l’avventura statunitense battendo a Las Vegas la formazione messicana del Guadalajara, grazie alle reti di Cosimo Marco Da Graca e Mattia Compagnon. Il livello si è alzato a Dallas, quando la Juventus ha affrontato il Barcellona in una splendida partita terminata 2-2. Da una parte la doppietta di Ousmane Dembelé, dall’altra quella di Moise Kean. Il viaggio in terra americana della Vecchia Signora terminerà nella notte tra sabato 30 luglio e domenica 31 luglio, quando la squadra bianconera affronterà a partire dalla ore 4 il Real Madrid. Sarà un’amichevole, ma non può essere considerata come una partita come le altre. Juventus-Real Madrid è un grande classico del calcio europeo e, per questo motivo, andiamo a rivivere alcuni dei momenti più iconici di questa sfida.

Del Piero, bestia nera del Real Madrid

Tra le sfide maggiormente impresse nella memoria dei tifosi della Juventus contro il Real Madrid non può non esserci il doppio confronto nei quarti di finale nell’edizione della Coppa dei Campioni del 1995/1996. Nella gara di andata, disputata nella magnifica cornice del Santiago Bernabeu, i Blancos si erano assicurati una vittoria importante per 1-0 grazie alla rete di Raul. Due settimane più tardi, precisamente il 20 marzo 1996, la Juventus aveva il compito di ribaltare il risultato allo Stadio Delle Alpi. A rimettere in discussione il discorso qualificazione fu la magnifica punizione di Alessandro Del Piero, mentre la rete decisiva fu siglata da Michele Padovano. La Juventus di Marcello Lippi riuscì a raggiungere la semifinale, dove non ebbe grandi problemi ad eliminare il Nantes. Il 22 maggio 1996 fu uno dei giorni più memorabili per il popolo bianconero. Allo Stadio Olimpico di Roma, Juventus ed Ajax scesero in campo con in palio la Coppa dalle grandi orecchie. Le reti di Fabrizio Ravanelli e Jari Litmanen mandarono l’incontro ai tempi supplementari, ma servirono i rigori per decretare il vincitore. Decisiva fu la realizzazione dal dischetto di Vladimir Jugovic, che regalò la seconda Champions League della sua storia alla Juventus.

Come dimenticare, poi, la meravigliosa vittoria della Juventus al Santiago Bernabeu nella fase a gironi della Champions League del 2008. Era la quarta giornata per la precisione e la squadra guidata da Claudio Ranieri fu ospite del Real Madrid. Poco prima del ventesimo minuto Alessandro Del Piero portò in vantaggio i bianconeri. Nella ripresa fu ancora il capitano della Juventus a realizzare il raddoppio con una punizione da stropicciarsi gli occhi. Nei minuti di recupero Del Piero lasciò il posto a Paolo De Ceglie. In quel momento tutto il Santiago Bernabeu si alzò in piedi per applaudirlo, riconoscendo la grandezza di quello che è stato uno dei più forti giocatori della storia italiana. Del Piero si inchinò in segno di riconoscenza. Quella vittoria della Juventus sul Real Madrid fu importante per ottenere il primo posto nel girone. Negli ottavi di finale, però, la Vecchia Signora fu eliminata nel doppio confronto dal Chelsea.

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Le due finali vinte dal Real Madrid nel 1998 e nel 2017

Veniamo alle note dolenti. Il 20 maggio 1998 la Juventus ed il Real Madrid si affrontarono all’Amsterdam Arena nella finale della 43esima edizione della Champions League. La formazione allenata da Marcello Lippi raggiunse l’ultimo atto della competizione dopo aver eliminato la Dynamo Kiev nei quarti di finale e il Monaco in semifinale. Sul cammino dei Blancos, invece, ci furono il Bayer Leverkusen ai quarti di finale e il Borussia Dortmund in semifinale. La Juventus di Zinedine Zidane, Filippo Inzaghi e Alessandro Del Piero partì forte, andando vicino al goal del vantaggio in diverse occasioni. Verso la metà del secondo tempo arrivò la beffa. Un tiro di Roberto Carlos, sporcato da Mark Iuliano, finì sui piedi di Pedrag Mijatovic che portò in vantaggio il Real Madrid. Il montenegrino, però, era in posizione di fuorigioco. La Juventus non fu in grado di reagire e le Merengues alzarono così la loro settima Champions League.

Diciannove anni più tardi la Juventus ebbe la possibilità di vendicarsi. Il 3 giugno 2017 i bianconeri ed il Real Madrid si ritrovarono al Millennium Stadium di Cardiff per disputare la finale di Champions League. Porto, Barcellona e Monaco sul cammino della squadra di Massimiliano Allegri. Napoli, Bayern Monaco e Atletico Madrid su quello delle Merengues. Il Real Madrid mise subito le cose in chiaro, portandosi in vantaggio dopo circa venti minuti con la rete di Cristiano Ronaldo. Sette minuti più tardi Mario Mandzukic riaccese le speranze dei tifosi della Juventus con una splendida rovesciata. Nel secondo tempo, però, ci fu il monologo del Real Madrid che nel giro di pochi minuti segnò due reti, prima con Casemiro e poi ancora con CR7. Nei minuti finali, dopo anche l’espulsione per doppia ammonizione di Juan Cuadrado, arriverà il goal di Marco Asensio per il 4-1 finale. Dodicesimo trionfo in Champions League per i Blancos.

Morata porta la Juventus in finale contro il Barcellona

Due anni prima della finale di Cardiff, la Juventus ed il Real Madrid furono ancora protagoniste in Champions League. Le due formazioni si incontrarono in semifinale. Nella gara di andata, giocata a Torino, la squadra di Massimiliano Allegri portò a casa la vittoria con il punteggio di 2-1. Al vantaggio iniziale di Alvaro Morata, rispose il solito Cristiano Ronaldo. Nella ripresa fu Carlos Tevez su rigore a segnare la rete decisiva. La gara di ritorno al Santiago Bernabeu non iniziò nel migliore dei modi, con sempre CR7 che portò in vantaggio il Real Madrid su calcio di rigore alla metà del primo tempo. Con questo punteggio i Blancos avrebbero conquistato la finale. Ma nella seconda frazione di gioco arrivò il pareggio firmato ancora da Morata, che portò la Juventus in finale. Una finale che vide protagonista nuovamente lo spagnolo. All’Olympiastadion di Berlino il Barcellona andò in vantaggio con Ivan Rakitic, ma fu ripreso proprio da Morata. Furono Luis Suarez e Neymar a consegnare la Champions League ai catalani, infrangendo i sogni di tutti i tifosi della Juventus.

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La rovesciata di Ronaldo e l’impresa sfiorata

L’ultima volta che la Juventus ed il Real Madrid si sono affrontati in Champions League risale al doppio confronto nei quarti di finale del 2018. La gara di andata si disputò a Torino e ci fu un monologo degli spagnoli. Pochi minuti e Cristiano Ronaldo gelò lo Stadium portando in vantaggio i Blancos. Nella ripresa assistemmo ad uno dei goal più belli della storia del calcio. Protagonista, ancora una volta, fu CR7 che ricevette palle in area da Daniel Carvajal e con una rovesciata meravigliosa batté Gianluigi Buffon. Una rete che portò il popolo bianconero ad applaudire il fuoriclasse portoghese. Poco dopo Marcelo realizzò la terza rete che sembrò chiudere il discorso qualificazione.

La settimana dopo, al Santiago Bernabeu, la Juventus aveva il compito quasi impossibile di rimontare. La formazione bianconera partì forte, con la rete di Mario Mandzukic dopo due minuti. Poco prima dell’intervallo, il croato realizzò la doppietta. Nella ripresa la Juventus trovò anche la terza rete con Blaise Matuidi che rimise tutto in parità. Una prova di forza impressionate della Vecchia Signora, che ammutolì il Bernabeu. Sembrava tutto pronto per i tempi supplementari, ma l’arbitro Oliver fischiò al 90′ un rigore che fece molto discutere per un fallo di Mehdi Benatia. Gianlugi Buffon andò su tutte le furie e fu espulso. Toccò a Szczesny il compito di fermare Cristiano Ronaldo, ma il portoghese si dimostrò ancora una volta infallibile dal dischetto ed eliminò i bianconeri. La Juventus andò vicina alla grande impresa, ma fu costretta ad arrendersi ad una decisione arbitrale del tutto discutibile.

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