Alla sua seconda stagione sulla panchina del Napoli, Luciano Spalletti deve dimostrare di essere la giusta guida per tenere alto il morale della piazza partenopea, molto vivace e allo stesso tempo tanto esigente. Questa in realtà dovrebbe essere una stagione di ricostruzione per il club azzurro che, durante la sessione estiva di calciomercato, ha perso alcuni tra i pezzi da dieci del proprio organico. Nonostante questo, il tecnico di Certaldo è riuscito a trasmettere alla squadra l’entusiasmo giusto per mostrarsi competitivi sia in Serie A che in Champions League. La partita contro il Liverpool, vinta per 4-1 allo Stadio Maradona, è sicuramente una delle più brillanti di questo inizio stagione e dimostra chiaramente come Spalletti riesca ad influenzare positivamente la propria squadra.
Mister Luciano Spalletti, sebbene abbia un modo di esprimere il suo calcio in maniera efficace, nelle sue precedenti esperienze italiane non è mai riuscito a piazzarsi al primo posto in classifica. In compenso, però, tra le maggiori qualità dell’attuale allenatore del Napoli spiccano grandi doti comunicative che lui stesso, con grande intelligenza, riesce ad utilizzare sia con gli organi di stampa sia con i propri calciatori.
Luciano Spalletti ed il capolavoro Brozovic
Grazie alla sua eccellente comunicazione, molti dei giocatori di Roma, Inter ed ora Napoli, devono a Luciano Spalletti la propria rinascita a livello calcistico. Sicuramente, tra i tanti, è necessario citare Daniele De Rossi che, sotto la guida di Rudi Garcia, ha perso un po’ della sua verve sul campo. Con il ritorno nella capitale del tecnico fiorentino, l’allora Capitan Futuro ha cambiato il suo ruolo sul campo diventando sempre più centrale negli schemi dei giallorossi. Spalletti è entrato nella testa del nazionale italiano riportando ambizione e voglia di riprendersi la squadra.
Ciò che invece è successo all’Inter è quella che può essere definita come la miglior trasformazione messa in atto dal tecnico Spalletti. Marcelo Brozovic, sotto la guida di mister Mancini prima e di de Boer poi, non è riuscito a trovare la sua perfetta collocazione tra gli undici nerazzurri. Da quel tipo di gestione è venuta fuori l’immagine di un giocatore spento, svogliato e soprattutto incapace di mettere in mostra tutte le qualità individuate e ricercate dalla dirigenza della Beneamata. Il nuovo arrivato Luciano Spalletti, invece, ha bloccato la partenza del giocatore croato con un piede già a Siviglia, gli ha affidato le redini della squadra piazzandolo al centro del campo con il ruolo di regista. L’intuizione dell’ex allenatore della Roma di provare il numero 77 in mediana con Rafinha ha cambiato completamente le sorti non solo di un calciatore in difficoltà, ma anche di una squadra che ha faticato per anni a piazzarsi tra le prime del campionato di Serie A.
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Spalletti e il Napoli: Lobotka un riferimento
All’inizio dell’estate 2021, Spalletti, appena nominato tecnico del Napoli, si è presentato al ritiro di Dimaro con l’idea di chiarire il destino di tutti i giocatori partenopei. Questa volta, l’allenatore ha preso sotto la sua ala protettrice Stanislav Lobotka, un giocatore non al 100% fisicamente; una condizione che inevitabilmente lo ha fatto scivolare in fondo alle gerarchie di Rino Gattuso. Spalletti, grande comunicatore anche in questo caso, ha difeso il giocatore dagli attacchi mediatici e lo ha reso il perno della sua formazione. Con il tempo, il classe ’94 si è rivelato fondamentale per la costruzione del gioco dinamico azzurro, è diventato il metronomo del Napoli e colui che, sempre a testa alta, ha scatenato e tuttora scatena le azioni di Anguissa e Zielinski. Un altro giocatore che è diventato imprescindibile negli schemi del tecnico e di cui inevitabilmente si sente la mancanza nei turnover obbligati.
Anche questa volta l’intuizione del tecnico si è rivelata esatta, ma toccherà attendere il termine della stagione per vedere se effettivamente questo Napoli potrà regalare qualcosa in più a mister Spalletti, a cui manca soltanto la vittoria dello scudetto per entrare di diritto nella classifica dei migliori allenatori italiani presenti sulla piazza.