Lazio, Sarri vola: la classifica sorride ed il tecnico sfata un nuovo tabù

La Lazio del tecnico Maurizio Sarri annichilisce lo Spezia: terzo posto in classifica e nuovo record infranto dal tecnico toscano

Mattia Gruppioni A cura di Mattia Gruppioni
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Una squadra compatta, visibilmente concentrata e perfettamente cinica. Quadrata in fase di non possesso, iper offensiva nei capovolgimenti di fronte e sempre più coinvolgente nell’osservarla. La Lazio di Maurizio Sarri continua a vincere e convincere, annichilendo lo Spezia per 4-0. Nel lunch match di domenica 2 ottobre tante gioie, tante azioni pulite, tecnicamente impressionanti e tatticamente di altissimo livello. L’unica nota stonata, se così può definirsi all’interno di una giornata perfetta, è il rigore sbagliato da Ciro Immobile. Piccolo neo statistico dentro una partita dominata e condotta dall’inizio alla fine, senza mai patire le sterili iniziative degli uomini di Gotti ed anzi volendo continuare a giocare ed impartire calcio anche a risultato acquisito.

Mattia Zaccagni, Lazio
Mattia Zaccagni, Lazio

Il tecnico dei laziali, in tribuna per il match contro le Aquile data l’espulsione rimediata contro la Cremonese, può dirsi soddisfatto e gioire di fronte ad una classifica che vede la sua squadra terza in Serie A, davanti a corazzate come Juventus, Inter e Roma. Sarri si gode quindi il momento di forma della lazio, uscita dal campo per la terza volta consecutiva con la porta inviolata. Tre, numero ricorrente nelle statistiche dei biancocelesti. Tre, come il numero dei gol del Sergente Milinkovic Savic in campionato, nonché come le vittorie consecutive raggiunte per la prima volta da Sarri da quando condottiero della Lazio.

Alessio Romagnoli e Danilo Cataldi, Lazio
Alessio Romagnoli e Danilo Cataldi, Lazio

Lazio, passo da Champions: Sarri ed i 40mila dell’Olimpico ci credono

Impossibile rimanere inermi ed impassibili davanti ad un gioco tanto bello quanto divertente, fatto di fraseggi, verticalizzazioni e, talvolta, qualche giocata fuori dagli schemi. La fantasia di Luis Alberto e Milinkovic-Savic risulta perfetta per le incursioni di Felipe Anderson e Zaccagni, mentre l’uomo in più sembra proprio essere il recuperato Manuel Lazzari, pendolino instancabile sull’out di destra. Poco male se Immobile ha fallito il rigore dopo soli 40 secondi: i gol personali arriveranno. Intanto la Lazio ammira dal campo i propri tifosi, festanti e speranzosi sugli spalti. I 40mila presenti sulle tribune dell’Olimpico hanno inneggiato alla squadra dal primo al novantesimo minuto: difficile fare diversamente di fronte ad una prestazione del genere. Sarri ed i tifosi ora ci credono.

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Le tre vittorie consecutive ottenute per la prima volta da quando siede sulla panchina biancoceleste innalzano l’allenatore toscano tra i grandi della società: mai era riuscito, nell’esperienza nella Capitale, ad inanellare tre successi di fila. Niente male, considerando che, davanti allo stesso appuntamento con la storia, la Lazio era uscita dal campo del Midtjylland sconfitta col tennistico 6-1. Nella settimana che porterà i laziali al match di Europa League contro lo Sturm Graz, c’è una consapevolezza in più tra gli uomini di Sarri: i tabù possono sfatarsi ed essere sfatati, è sufficiente volerlo e giocare questo calcio completo, dinamico e difensivamente impeccabile. Deludere ancora una volta i propri supporters sarebbe clamoroso: ora più che mai è necessario abbinare bel gioco e continuità di rendimento. Sarri sa come si fa, la Lazio segua il proprio condottiero.

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