Milan, Alessandro Melli in ESCLUSIVA: “Berlusconi è stato lungimirante”

A parlare in merito alla scomparsa di Berlusconi ai microfoni di Footballnews24 è stato Alessandro Melli, che ha sottolineato la lungimiranza del Cavaliere nel mondo del calcio

Lorenzo Gulino A cura di Lorenzo Gulino
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Una data che difficilmente verrà dimenticata quella del 12 giugno 2023 che ha visto la scomparsa di Silvio Berlusconi. Una figura centrale per il Milan che con lui è diventato grande, rimanendo tale per molti anni e ospitando alcuni dei calciatori più forti al mondo. Un tuffo nel passato che può far emozionare e riflettere quello nel quale ci siamo addentrati con Alessandro Melli, ex calciatore rossonero, che ha parlato in ESCLUSIVA ai nostri microfoni.

Milan, Melli: “Berlusconi ha fatto la storia del calcio”

Un uomo tutto d’un pezzo che ha portato il Milan sul tetto d’Europa, facendo gioire i tifosi rossoneri per molti anni. Questo e molto altro è stato Berlusconi per il Diavolo con Melli che si è espresso in merito a ciò: “Per il Milan ha rappresentato tanto in un’era importante piena di successi, ha fatto la storia del calcio e credo che quella lì fosse la squadra più forte in assoluto”.


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Berlusconi è stato un leader, un condottiero in grado di guidare il Milan verso mille battaglie. Un uomo che non si è mai tirato indietro di fronte alle sfide e che ha visto negli obiettivi da raggiungere i suoi punti di forza. Queste le parole di Melli: “Era un uomo carismatico, era avanti sul calcio, nel modo di gestire il club. Silvio è stato lungimirante sotto tanti aspetti e non si è mai posto limiti politici o calcistici e poi i risultati si sono visti”.

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi @Twitter

Una mentalità vincente quella di Berlusconi che passa anche dalla famosa frase detta al Milan capitanato da Maldini. Delle parole che suonavano assurde alle orecchie di molti, con i rossoneri che avrebbero dovuto vincere Serie A, Champions League e con Silvio che sarebbe dovuto diventare poi Primo Ministro. Richieste forti, fatte però da chi sapeva dove quella squadra potesse arrivare e che, alla fine, è riuscito a portare a termine tutti e tre gli obiettivi.

Ha così commentato Melli: “A volte le frasi come quella detta da Berlusconi possono sembrare dette così tanto per dire, ma poi lui le ha concretizzate. Questo significa che ci credeva davvero e ne era convinto, che le sentiva sue, era certo di raggiungere certi obiettivi”.


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Milan, Melli e il ricordo di Berlusconi

La scomparsa di Berlusconi segna così un vuoto indelebile per chi lo ha vissuto e ne ha potuto vedere i suoi pregi. Lo stesso Alessandro Melli che ha disputato la stagione 1994-1995 con la maglia del Milan, vincendo la Supercoppa Uefa, ha un piccolo ricordo nel cassetto riguardante Silvio. Queste le sue parole: “Io sono arrivato al Milan che lui si era appena buttato in politica dunque in quel periodo era molto più preso dalla politica che dal calcio”.

Ha poi continuato Melli: “Berlusconi veniva sempre prima delle partite a trovarci e parlarci. Diciamo che però mi sembrava che parlasse molto di politica e meno di calcio e, discutendo con i miei compagni, loro mi dissero che in quel momento aveva quella priorità, mentre in tempi precedenti era uno che viveva il calcio a 360 gradi”.


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A portare Melli al Milan fu proprio lo stesso Berlusconi. Un vanto del quale non tutti possono parlare e che ha visto l’ex rossonero protagonista di un retroscena con Silvio: “Ho un ricordo suo dove ci siamo sentiti al telefono in cui io avevo già un accordo con loro e fu veramente una bella emozione. Mi fece contattare da una donna e mi disse che dovevo chiamarlo. Ero con la Nazionale U21 per la finale in Svezia e feci questa telefonata convinto che fosse uno scherzo”.

Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, Monza @livephotosport
Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, Monza @livephotosport

Ha poi continuato Melli: “Ai tempi c’era Scherzi a Parte e quindi ero convinto fosse uno scherzo, ma alla fine era veramente lui e mi convinse ad andare al Milan, non da subito, ma in futuro sarei stato un loro giocatore. Fu una bella telefonata e due anni dopo sono andato. Quando arrivai poi mi disse che avevamo un’amica in comune quindi fu una cosa divertente, emozionante e particolare”.


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Dunque si chiude così, con un ricordo, quella che è stata la grandezza di un uomo come Berlusconi che ha fatto sognare e vincere il Milan. Un signore che si è posto degli obiettivi, raggiungendoli uno dopo l’altro, asfaltando la concorrenza, ma soprattutto facendo sognare e gioire migliaia di bambini che, con i loro occhi, hanno potuto ammirare un grande fuoco che adesso si è spento.

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