Milan, Pioli non si pone limiti: le parole del tecnico in conferenza stampa

Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa, alla luce della sfida del Milan contro l'Atalanta

Redazione A cura di Redazione
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Giornata di vigilia quella di oggi 8 dicembre per il Milan, pronto a scendere in campo domani 9 dicembre alle ore 18:00 contro l’Atalanta in un match da non sbagliare per tenere il passo di Inter e Juventus. I rossoneri devono sciogliere gli ultimi dubbi di formazione, per lanciare il duello alla Dea.

Alla luce del match, il tecnico del Diavolo Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa: L’obiettivo minimo è arrivare fra le prime 4 ma vogliamo fare qualcosa in più. Stiamo cercando continuità di risultati. Gasperini sta facendo un grande lavoro ed è un collega che stimo molto, sono una squadra completa. De Ketelaere sta giocando in un ruolo più offensivo, ha qualità e l’anno scorso gli è servito per imparare qualcosa”.

Pioli ha poi proseguito: “L’allenamento di oggi sarà fondamentale per Leao, poi decideremo se portarlo o meno. Kjaer non è ancora pronto. Bennacer ha bisogno di tempo per ritrovare la condizione. Jovic ha qualità e talento ma deve essere intenso soprattutto mentalmente”.

Stefano Pioli, Milan-Fiorentina
Stefano Pioli, Milan-Fiorentina @livephotosport

Milan, Pioli: “Ho responsabilità, Theo centrale ci dà soluzioni alternative”

La conferenza stampa di Pioli è continuata con un elogio a Theo Hernandez, provato centrale nell’ultima partita contro il Frosinone: Theo in quella posizione ci dà soluzioni diverse, avere un mancino in fase di costruzione è importante. Lui è convinto di poter aiutare la squadra in quella posizione. Krunic sta avendo un calo, probabilmente ci sono altri che stanno meglio di lui. Non sono né eroe né vittima, ho responsabilità, oneri ed onori da allenatore del Milan.

Pioli ha poi concluso: “Okafor non ci sarà con l’Atalanta, il rientro dipenderà dalle valutazioni che faremo domani, Per Bennacer titolare non ci vorrà tanto, lo aspettiamo al 100%. Abbiamo un’idea su dove utilizzarlo con Reijnders. Il nostro calcio ha radici profonde, non credo sia così intenso da non reggere 3 partite a settimana”.

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