Non ci sono dubbi: questa settimana potrà essere a dir poco fondamentale per il futuro di Marc Marquez in MotoGP. Oggi, il pilota spagnolo ha preso parte ai test di Misano, ufficializzando a tutti gli effetti il suo ritorno in pista dopo l’ultima operazione (la quarta in 3 anni). Poco prima di brandire il manubrio del proprio bolide il centauro ha rilasciato alcune dichiarazioni, confessando come il feeling con la moto nel circuito romagnolo, sarà a dir poco decisivo per decifrare l’avvenire della sua carriera nel motomondiale.
Marc Marquez: “Ho ancora difficoltà in moto, voglio gareggiare il prima possibile”
“Potrei dire che sto già guidando come prima, ma non sarebbe vero. Sto ancora guidando con difficoltà. Anche con la CBR-NDR, faccio ancora fatica. Ho tutta la mobilità, ma devo ancora rieducare il braccio. Come fare i movimenti giusti. Il primo giorno che ho provato la moto, era difficile sentire l’acceleratore, il freno… Il braccio non era del tutto a posto, ma era normale che fosse così. Stava andando sempre meglio, ma c’è ancora del lavoro da fare, ecco perché ho confermato la mia presenza martedì per il test. Vedremo come mi alzerò mercoledì e vedremo se potrò continuare a guidare o meno. Da lì in poi si vedrà. Siamo in una situazione in cui dobbiamo improvvisare e cercare di capire cosa succederà nelle prossime settimane. Ma logicamente se sono venuto al test è perché voglio gareggiare il prima possibile” ha dichiarato Marc Marquez in conferenza stampa. Sul dolore provato a bordo della moto ha poi aggiunto:
Marc Marquez: “In sella provo fastidio, non dolore”
“Il dolore è una cosa, il fastidio è un’altra. In un braccio con quattro operazioni, c’è fastidio; non si possono fare miracoli. Un braccio che è stato aperto quattro volte più le operazioni alla spalla… C’è fastidio, ma non c’è dolore che mi limiti. Questa è la cosa più importante. Ma è anche vero che non ho ancora il braccio che vorrei. Ci sono ancora ore di lavoro da fare. Ma vedo che c’è un’evoluzione e per questo sono felice e positivo. C’è un’evoluzione e i medici mi rassicurano che non si tratterà di una settimana, o due, ma di altri due o tre mesi di evoluzione costante per lavorare bene durante l’inverno e iniziare bene nel 2023”
Marc Marquez: “Vi svelo il mio piano di recupero”
“I miei medici mi dissero che se il recupero fosse stato normale in tre mesi l’osso sarebbe stato saldato. Hanno pianificato una riabilitazione basata su elastici e carrucole per avere la tonificazione muscolare necessaria per quando l’osso sarebbe stato saldato. Da quel momento in poi ho dovuto intensificare l’attività in palestra e sono io a stabilire i limiti. Se riesco ad andare in moto, se riesco a fare venti, trenta flessioni o altro. I medici mi dicono: in questo momento stai forzando. Non dovrebbe accadere nulla nell’osso, né nel braccio, ma quando si forzano i muscoli, se si sta bene, può accadere. La tendinite può capitare e, in tal caso, bisogna rallentare un po’. Per questo motivo lascio tutto un po’ aperto, perché non so come reagirà il mio corpo la prossima settimana”.