È soddisfatto a metà Luca Marini quando ripensa al Gran Premio del Giappone. Tra le curve del tracciato nipponico, il centauro italiano ha conquistato un sesto posto, che da un lato esalta la prestazione del pilota, ma che si fa stretto dinanzi alle ambizioni del podio. Ai margini della gara, l’alfiere del team VR46 ha espresso le sue considerazioni, in quel limbo tra gratificazione e rammarico.
Luca Marini: “Mi sentivo bene in moto, il passo era buono”
“Mi sono sentito molto bene, sono stato veloce lungo tutto il corso dei 24 giri e sono davvero soddisfatto della mia prestazione. Non posso esserlo, però, per il risultato. Ho perso tutte le mie chance nel corso del secondo giro, altrimenti sarei stato in lizza per il podio come successo a Brad Binder. Il mio passo era buono, la gomma hard al posteriore era perfetta, anche se nel finale è calata un po’ troppo. Ad ogni modo, senza quel secondo giro…” ha dichiarato il centauro ai microfoni di Sky Sport MotoGP dopo il Gran Premio del Giappone. E ancora: “Sicuramente i sorpassi sono stati la chiave. Ho perso tempo per passare Pol Espargarò e Fabio Quartararo, poi ho vissuto la mia consueta lotta con Maverick Vinales. Già dall’anno scorso ci incrociavamo in pista quando battagliavamo per entrare nella zona punti. Succede sempre così tra di noi, poi a fine gara ci scherziamo sopra. Loro oggettivamente vanno molto bene a livello di elettronica, uscivano bene dalla curve anche con la gomma media. Le moto sono diverse, loro hanno un grande grip al posteriore e sono sempre un po’ più a posto di noi in generale, anche a livello di conduzione di curva”.