Storia e tradizione, bandiere senza colori in comune che si intersecano in un turbinio di emozioni, in una delle più classiche di Serie A da almeno una decina di anni in maniera fissa, ad inseguire i traguardi maggiormente prestigiosi del massimo campionato: ancora una volta, l’ennesima, Napoli-Inter è e sarà da considerare a tutti gli effetti scontro diretto per l’alta classifica di quello che, attualmente, rappresenta in Europa, uno dei campionati più equilibrati della stagione in corso. In campo alle ore 20:45 di domenica 3 dicembre allo stadio Maradona di Fuorigrotta, l’appuntamento è di quelli da segnare sul calendario: sia per un discorso di classifica ed obiettivi sia per un discorso, appunto, di storia e tradizione.
Se da una parte infatti il nuovo Napoli targato Mazzarri è alla ricerca di continuità da un punto di vista inerente tanto il gioco quanto i risultati sul campo, volendo inseguire senza una minima sosta quel bis Scudetto che attualmente pare però lontano da raggiungere, dall’altra l’Inter di Simone Inzaghi non ha la minima intenzione di fermare la propria corsa, volendo rispondere per le rime a quella Juventus diventata due notti fa la nuova regina della Serie A. Ma la sfida del Maradona non metterà di fronte due allenatori dai principi e dalle idee diverse, quanto due attaccanti che vivono per il gol: il rientrante Osimhen da un lato, il riposato Lautaro Martinez dall’altro.
Questo e tanto altro in Napoli-Inter, con un tuffo anche nella storia: era una volta il Napoli del tridente formato da Hamsik, Lavezzi e Cavani, anche allora targato Mazzarri, mentre l’Inter rispondeva con gli uomini del Triplete Eto’o, Milito e Sneijder, senza dimenticare poi gli scontri di maggior rilievo negli ultimi anni. Tra questi si annovera il 2-0 rifilato dagli Azzurri alla Beneamata nel lontano gennaio 2012, passando poi per la splendida vittoria nerazzurra con Conte in panchina per 1-3 nella stagione 2019/20 ed arrivando infine all’ultimo 3-1 inflitto dal Napoli nei confronti della compagine milanese – grazie alle reti di Di Lorenzo, Zambo Anguissa e Gaetano. Anche stavolta, non sarà una partita banale.
Napoli-Inter, Mazzarri cerca la rimonta: Osimhen la chiave
Ritornato in quel di Napoli dopo più di 10 lunghissimi anni, Walter Mazzarri ha deciso di sposare la proposta del presidente De Laurentiis e diventare dunque il vero e proprio traghettatore della squadra campana da qui fino al termine della stagione attualmente in corso: la prima partita per il nuovo allenatore degli Azzurri è coincisa con una vittoria di grande prestigio in quel di Bergamo, mentre in Champions League i piani non sono andati come sperato e la stessa realtà campana ha dovuto cedere il passo al Real Madrid dell’ex Carlo Ancelotti.
Ora in programma Napoli-Inter, match attraverso il quale il nuovo allenatore dei partenopei avrà dunque modo di provare la febbre e la pressione ai propri uomini: dal canto del loro quarto posto nella graduatoria di Serie A ed i soli tre punti di margine che li dividono dalle inseguitrici Roma e Bologna, gli Azzurri sanno che non perdere sarebbe il primo passo verso l’obiettivo rimonta. Da Campioni d’Italia in carica, infatti, Di Lorenzo e compagni sono consapevoli del fatto che le attese sono state momentaneamente disilluse, con un’eventuale mancata qualificazione in Champions League che sarebbe ciliegina sulla torta in negativa.
Ecco quindi che in occasione di Napoli-Inter Mazzarri non potrà che affidarsi al bomber Victor Osimhen, assente nelle ultime cinque partite di campionato prima della vincente trasferta in quel del Gewiss Stadium ma già a segno 6 volte quest’anno: dopo l’assist per il decisivo centro di Elmas a Bergamo, ecco che il numero 9 degli Azzurri scalda i motori per trascinare i suoi. Lui e Lautaro Martinez sono tra le altre cose i due giocatori ad avere segnato il maggior numero di reti (32 e 34) dall’inizio della scorsa stagione.
Napoli-Inter, Inzaghi insegue la Juventus: Lautaro scalda i motori
Non a caso capocannoniere della passata e miglior marcatore dell’attuale annata calcistica, Osimhen e Lautaro Martinez sono gli uomini maggiormente attesi di Napoli-Inter: come detto precedentemente, il nigeriano è appena rientrato ai ranghi dopo l’infortunio patito in Nazionale nella scorsa sosta di ottobre – giocando metà tempo a Bergamo ed uno interno a Madrid – mentre dall’altro lato l’argentino ha garantito fino a questo momento la bellezza di 12 reti, non partendo però dal primo minuto nella sfida di Champions League contro il Benfica, pareggiata per 3-3 in rimonta.
Forze fresche e gol in canna dunque per Inzaghi e la sua Inter grazie a ciò che potrebbe attendercisi dal proprio capitano: numero 19 sulle spalle, abile nel giocare coi compagni ed altrettanto lungimirante e diabolicamente presente in area di rigore quando il momento di buttarla dentro: Lautaro può senza dubbio essere l’arma in più della Beneamata nella corsa Scudetto, ora più che mai. Con la vittoria all’ultimo respiro in quel di Monza, infatti, la Juventus è tornata ad essere per almeno due notti la primatista della graduatoria di Serie A, coi nerazzurri chiamati a rispondere presenti: a Napoli la parola chiave deve essere giocoforza vittoria.
E le motivazioni, molto banalmente ma tremendamente veritiere, sono essenzialmente due: già senza le varie coppe europee da disputare in settimana, la Juventus di Allegri non ha di certo necessità di prendersi altri vantaggi ed ulteriore consapevolezza della propria forza, mentre dall’altra parte all’Inter potrebbe spettare il compito di scacciare ulteriormente i sogni di rimonta del nuovo Napoli di Walter Mazzarri. La sfida nella sfida dunque, con gli Azzurri che infine, dal canto loro, hanno ben poco da guardare in faccia: e con Osimhen in campo si è dimostrato che le difese avversarie qualcosa possono subirlo. Parola al terreno di gioco, come sempre.