Tra le tante questioni in ballo in casa Napoli, partendo dal calciomercato fino alla situazione legata al direttore sportivo Cristiano Giuntoli, tiene banco ormai da qualche mese quella legata allo stadio Diego Armando Maradona. L’accordo tra il Comune e il club di De Laurentiis scadrà il 30 giugno del 2023 e più volte il patron azzurro ha dichiarato pubblicamente di voler trovare un’intesa con l’amministrazione per ottenere una nuova concessione, stavolta più lunga.
L’obiettivo centrale sono i lavori di ristrutturazione che da anni rimangono nella mente di De Laurentiis, che dal canto suo vorrebbe trasformare l’ex San Paolo in un impianto dedicato esclusivamente al calcio. Fino a qualche mese fa quest’ipotesi non era mai stata realizzabile, visto l’utilizzo che diverse polisportive fanno dello stadio per allenamenti e manifestazioni di atletica. Complice anche lo Scudetto però, il sindaco Manfredi avrebbe aperto le porte al Napoli per stabilire un accordo per il futuro, secondo quanto riportato da Il Mattino.
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Come spesso raccontato davanti alle telecamere, l’idea di De Laurentiis sarebbe quella di attuare una rivoluzione strutturale all’interno dello stadio Maradona, trasformandolo così in un impianto strettamente legato al calcio, visto e considerato il grande utilizzo che ne fa il Napoli da sempre. Ad aiutare il presidente azzurro sarebbe proprio la candidatura dell’Italia per gli Europei del 2032, manifestazione che richiede strutture all’avanguardia e adatte per le partite delle nazionali.
Essendo la città di Napoli tra le scelte della FIGC per quanto riguarda le location ospitanti del torneo, il Comune potrebbe giovare in termini economici e di visibilità, permettendo così a De Laurentiis di effettuare le modifiche da lui richieste. L’idea del presidente del Napoli sarebbe proprio quella di rimuovere la pista d’atletica e avvicinare quindi le tribune al campo, con l’aggiunta di posti a sedere per ampliarne la capacità e renderlo ancora più impattante dal punto di vista ambientale.