Il Napoli Campione d’Italia si presenterà come una delle pretendenti al prossimo Scudetto, nonostante abbiano detto addio a Luciano Spalletti, uno dei protagonisti della cavalcata memorabile verso il tricolore, tornato ai piedi del Vesuvio dopo 33 anni.
Il patron Aurelio De Laurentiis ha ingaggiato Rudi Garcia, vecchia conoscenza della Serie A, con un passato da allenatore della Roma. Sulla situazione del Napoli è intervenuto Gianfranco Zola, ex attaccante dei partenopei, che ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
Napoli, Zola: “Bisognerà sostituire Kim”
L’ex giocatore della Nazionale ha parlato dell’avvento di Garcia, che avrà l’arduo compito di provare a riconfermarsi con il Napoli per proseguire il lavoro del suo predecessore: “Spalletti ha fatto un lavoro straordinario, un’impresa grandiosa. Pensavo che restasse. Comunque Rudi Garcia mi piace, è stata una bella scelta. È un allenatore preparato tatticamente, oltre a essere una persona equilibrata“.
Zola ha speso poi due parole anche sul mercato del Napoli, che vede sempre Osimhen al centro, e sull’addio di Kim, pilastro fondamentale in difesa. Per l’ex attaccante sardo, i partenopei potrebbero rivincere il tricolore, a patto di condurre una campagna trasferimenti adeguata: “Può rivincere lo Scudetto, il mercato sarà molto importante. Kim andrà sostituito, forse Osimhen se lo verranno a prendere“.
Napoli, Zola su Kvaratskhelia: “È il Best del futuro”
Infine, Zola ha parlato di Khvicha Kvaratskhelia, vera rivelazione della Serie A appena trascorsa, soprannominato dai tifosi azzurri Kvaradona, con un richiamo a El Pibe de Oro. Il georgiano è stato l’autentico trascinatore, assieme a Osimhen, di un Napoli che ha bisogno di rinforzare la difesa, facendo sognare i partenopei: “È stato davvero la sorpresa del campionato, rivelandosi un gran giocatore“.
L’ex attaccante di Cagliari e Napoli ha infine azzardato un paragone su Kvaratskhelia: “È il George Best moderno“. Zola si è riferito alla capacità di Kvara di saltare l’uomo e andare via in progressione a testa bassa, risultando imprendibile per gli avversari.