Il calcio, se unito al fato, sa regalare emozioni indescrivibili. Questo è quello che è successo a Torino nella serata di domenica 23 aprile, quando allo scadere il Next Gen Giacomo Raspadori ha segnato il gol che potrebbe regalare al Napoli il terzo scudetto della storia azzurra. Un gol, il suo, che segue il filo del destino di questo campionato e degli ultimi anni del club di Aurelio De Laurentiis, che vincendo il campionato entrerebbe di diritto nella Hall of Fame che risiede nella testa dei tifosi partenopei.
Gli uomini di Spalletti arrivavano all’Allianz Stadium colmi di speranza e di attesa, vista la sconfitta rimediata dalla Lazio di Maurizio Sarri, quando si dice il destino, in casa contro il Torino. La ricerca dei tre punti è diventata fondamentale per una piazza che, dal campionato 2017/18, proprio col tecnico di Figline in panchina, non ha più smesso di riempirsi il cuore con quel sogno tricolore. Il Napoli ha scelto di puntare sui suoi uomini migliori, ma spesso il fato riserva sorprese.
Next Gen, il gol allo Spezia segna il destino del Napoli
In questo campionato, l’ex Sassuolo Giacomo Raspadori ha segnato soltanto due gol. Un bottino magro per un calciatore pagato oltre 30 milioni e che arrivava a Napoli colmo di aspettative sulle spalle, visto il suo status di talento Next Gen pronto a esplodere. Non è un caso però che questi due gol arrivino in due momenti topici della stagione azzurra, il primo contro lo Spezia nei minuti finali, il secondo contro la Juventus, sempre allo scadere.
Nelle ultime stagioni di Serie A il Napoli ha spesso perso punti con le cosiddette “piccole” del nostro campionato. Questo è quello che stava per succedere anche alla sesta giornata, in uno stadio Maradona gremito contro lo Spezia, una squadra che da quando è nella massima categoria italiana ha sempre messo in difficoltà gli azzurri in casa e fuori. Il destino però ha iniziato il suo corso, il tragitto è già scritto e la storia è cambiata. All’89’ è proprio Raspadori a togliere le castagne dal fuoco, segnando il gol che vale i tre punti e che alimenta le speranze dei tifosi azzurri.
Prima di arrivare al secondo gol in campionato passano mesi, interminabili momenti di attesa verso un talento, quello del Next Gen ex Sassuolo, aspettato e supportato da tutto l’ambiente. Nel mezzo Raspadori ha anche tempo di farsi notare in Europa, segnando ben 4 gol nella fase a gironi della Champions League, quando con l’assenza di Osimhen sono lui e Simeone a caricarsi la squadra sulle spalle.
Next Gen, Raspadori chiude il cerchio: gol alla Juventus e Scudetto
Arriva finalmente il momento più atteso. Dopo la sconfitta della Lazio contro il Torino, il Napoli di Spalletti comincia seriamente a fare calcoli in vista della matematica certezza di essere Campioni d’Italia. Il tecnico toscano ha sempre dimostrato di puntare su tutti i giocatori presenti in rosa, certificando la forza della sua squadra anche tra gli uomini seduti in panchina. Ad aspettare il suo attimo fuggente, sulle poltroncine dell’Allianz Stadium, c’è Jack Raspadori.
Quando Spalletti, in cerca di soluzioni per il finale di partita, decide di sostituire un altro dei Next Gen più interessanti del panorama europeo, Kvicha Kvaratskhelia, con Raspadori, è inevitabile che tutti si chiedano il motivo. Il perché della sostituzione è chiaro sin da subito, visto che l’ex Sassuolo ci mette solo qualche minuto a prendere le misure della difesa della Juventus e segnare il gol che entra nella storia azzurra.
La classe e il talento del Napoli vengono fuori in qualche secondo, Zielinski controlla palla e gestisce danzandoci sopra e scaricando verso Elmas sulla destra; il diamantino macedone pennella un arcobaleno che attraversa l’intera area bianconera e finisce sul piede sinistro dell’uomo del destino, Giacomo Raspadori, che quasi chiudendo gli occhi impatta la sfera verso la porta di Szczesny. Delirio assoluto per il vantaggio del Napoli, tutti corrono ad abbracciare il giovane Next Gen, la rete rimane impressa nella notte di Torino.
Il destino è segnato, due dei gol più pesanti del campionato del Napoli sono stati segnati da un classe 2000, la nuova generazione che sale al potere e decide di cambiare le carte in tavola. Giacomo Raspadori è il futuro dell’attacco azzurro e della Nazionale di Roberto Mancini, ma oggi, 24 aprile 2023, è l’oro di Napoli e il fautore di un sogno diventato “quasi” realtà.