Siamo entrati nella settimana che porterà all’addio al mondo del tennis da parte di Roger Federer. Questo fine settimana, da venerdì 23 a domenica 25 settembre, si svolgerà a Londra la Laver Cup, l’ultimo evento ATP a cui prenderà parte il Re. Dopo 23 anni di emozioni e titoli vinti, il tennista svizzero ha deciso di ritirarsi. Nel Team Europe insieme a Federer ci sarà anche l’ex numero uno del mondo Novak Djokovic. Il serbo, che ha dichiarato che è stato un onore conoscere The Swiss Maestro, è stato uno dei più grandi rivali dello svizzero negli anni duemila insieme a Rafael Nadal. Basti pensare che i due si sono affrontati per ben 50 volte in 14 anni, dando vita alla seconda rivalità più grande di sempre per numero di incontri giocati dopo Nadal e Djokovic stesso. Il bilancio è a favore del tennista di Belgrado, che ha conquistato 27 vittorie contro le 23 del Re. Federer e Djokovic, inoltre, si sono incontrati per 17 volte in una prova dello Slam, mai come nessun altro.
Dal primo incontro alla prima finale in uno Slam
Nel 2006 Roger Federer dominava la scena mondiale del tennis ed occupava la prima posizione del ranking ATP. Il tennista svizzero aveva iniziato la stagione vincendo l’Australian Open ed aveva completato il Sunshine Double. Nel primo turno del Masters 1000 di Montecarlo The Swiss Maestro si trovò di fronte un 19enne Novak Djokovic. Anche se alle prime armi, il serbo mostrò subito di avere la stoffa del campione e riuscì a strappare un set a quello che era il numero uno del mondo. Alla fine fu Federer a vincere la prima delle 50 battaglie tra i due e si impose con il punteggio di 6-3, 2-6, 6-2. L’anno successivo il serbo e lo svizzero si affrontarono per la prima volta in una finale, in occasione del Masters 1000 di Montreal.
Prima di arrivare in terra canadese, i due tennisti si erano affrontati per ben quattro volte e la vittoria era andata sempre a Roger Federer. A Montreal Novak Djokovic si prese la sua rivincita e per la prima volta ottenne una grande vittoria sul proprio rivale. Il tennista di Belgrado portò a casa la partita con il punteggio di 7-6 (2), 2-6, 7-6 (2). Il 2007 è l’anno delle prime volte e qualche settimana dopo il Masters 1000 di Montreal arrivò la prima finale in un torneo dello Slam. Djokovic era alla ricerca del primo major, ma sul suo cammino trovò un Federer a caccia della rivincita dopo il Canada. Al tennista svizzero bastarono tre set per portare a casa lo US Open, il suo quarto consecutivo.
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Wimbledon 2014, una finale memorabile
Nel corso della loro rivalità, in particolare nella prima parte, Roger Federer e Novak Djokovic si sono affrontati soprattutto in semifinale. Dopo sette anni dall’ultima volta, nel 2014 i due campioni si ritrovano in finale di una prova dello Slam. Il palcoscenico è quello di Wimbledon. Due anni prima lo svizzero aveva sconfitto il serbo nella semifinale dei Championships. L’ultimo atto dello Slam inglese regala sempre grandi emozioni ed anche in questa occasione non si smentì. Al termine di un primo parziale combattuto, Federer si portò avanti nel punteggio vincendo il tie-break. La partita, però, iniziò a cambiare e Djokovic portò a casa il secondo ed il terzo set. Nel quarto parziale il serbo strappò il servizio al suo avversario e si avviò verso la vittoria di Wimbledon. Ma è nei momenti più difficile che esce fuori il campione e Federer lo è senza dubbio. The Swiss Maestro si ribellò alla sconfitta, infilò cinque giochi consecutiva e portò la sfida al quinto set. Il servizio regnò fino al decimo gioco, quando tre errori dello svizzero consegnarono il titolo a Djokovic, vincitore per 7-6 (7), 4-6, 7-6 (4), 5-7, 6-4 dopo quattro ore di battaglia.
7 finali nel 2015: dominio Federer-Djokovic
Il 2014 si concluse con la vittoria delle ATP Finals di Novak Djokovic, che sfruttò il ritiro di Roger Federer prima di scendere in campo. L’anno successivo ci fu un vero e proprio dominio di due dei tennisti più forti di sempre, che si affrontarono in otto occasioni, di cui sette finali. La prima all’ATP 500 di Dubai fu portata a casa dal Re. Djokovic, però, si prese velocemente la sua rivincita battendo lo svizzero nei Masters 1000 di Indian Wells e Roma. Per il secondo anno consecutivo i due finalisti di Wimbledon sono ancora loro. E così come nel 2014 è ancora il tennista di Belgrado a trionfare, dopo una battaglia di tre ore e quattro set. Dopo tre sconfitte consecutive contro il proprio rivale, Federer riesce ad invertire la rotta e sconfigge Djokovic nella finale del Masters 1000 di Cincinnati. Ma non c’è tempo per gioire, perchè nella finale dello US Open è ancora il serbo a mettere in bacheca uno Slam. L’ultima sfida sarà la finale dell’ATP Finals. I due si erano già affrontati nel girone, con la vittoria di Federer. In finale, invece, il successo andò al serbo.
Wimbledon 2019, finale senza lieto fine
Otto Wimbledon per Roger Federer, sette per Novak Djokovic. I due tennisti più vincenti sull’erba inglese, insieme ai sette successi di Pete Sampras. Nel 2019 i due campioni si ritrovano in finale ai Championships per la terza volta, con lo svizzero alla ricerca della nona gioia ed il serbo della quinta. Quella finale è stata una delle partite più incredibili della storia di Wimbledon, oltre che della storia del tennis. Djokovic conquistò il primo ed il terzo parziale al tie-break, mentre Federer si prese il secondo ed il terzo. La sfida andò al quinto dove il serbo riuscì a strappare il servizio per primo, ma subì immediatamente il contro break. Nel quindicesimo gioco lo svizzero ottenne un nuovo break ed ebbe la possibilità di servire per il match. Federer conduceva 8-7 e si trovava 40-15, due match point. Il pubblico del Center Court era con il fiato sospeso, in attesa del punto che avrebbe permesso di gridare di gioia. Punto, però, che non arrivò mai. Djokovic infilò quattro punti consecutivi e si riprese il break. Sull’11-11 The Swiss Maestro ebbe due occasioni per servire nuovamente per la partita, ma non le sfruttò. Si arrivò al super tie-break, dove non ci fu storia. Quinto titolo per Djokovic grazie alla finale più lunga di Wimbledon, cinque ore, e qualche lacrima, invece, per Federer.