La sconfitta subita a San Siro contro l’Inter ha rallentato la rincorsa alla zona europea della Roma, che dovrà riprendere subito la marcia contro il Lecce. I capitolini scenderanno in campo domani, domenica 5 novembre, alle ore 18, e potrebbero superare la Lazio, reduce dalla sconfitta di Bologna, per arrivare nelle migliori condizioni mentali al derby.
Il tecnico dei giallorossi José Mourinho ha parlato in conferenza stampa: “Renato e Paulo tornano in squadra, ma non sono in condizioni ottimali. Secondo il dipartimento medico e i preparatori senza rischio, ed è quello che abbiamo bisogno di sentire, anche per loro che hanno la fiducia sufficiente per stare in campo. Ci possono dare una mano, tutti gli altri che sono fuori restano fuori”.
Roma-Lecce, Mourinho: “Ci mancano dei cambi, senza storia clinica non avremmo Dybala”
Il tecnico della Roma ha riallacciato il discorso del match con l’Inter, soffermandosi sulla rosa corta: “Non voglio entrare nel pieno della critica. Quando dici che se mancano cinque titolari non sono tanti io dico il contrario. Ogni squadra, dalla Juventus all’Inter, hanno dei cambi. Quando mancano a noi non li abbiamo. Quando esiste una storia clinica dietro un giocatore la situazione si complica”.
Mourinho ha poi puntualizzato: “Bale è stato tra i migliori per cinque anni, la sua storia clinica non gli permetteva di essere a disposizione con continuità. E quando non giocava lui, ce n’erano altri. La Roma non ce li ha, ci sono diversi giocatori con una storia clinica. Ma sono felice di averli. Dybala non sarebbe qua se non avesse una storia clinica“.
Roma-Lecce, Mourinho: “Io do sempre il massimo, dopo l’Inter ero soddisfatto dei ragazzi”
Lo Special One ha poi voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa riguardo se stesso e i suoi giocatori: “Non pensavo di venire qui oggi per parlare di questo argomento. Io lavoro sempre al massimo, per questo non voglio entrare nelle critiche. Sono molto esigente con me stesso, la cosa peggiore per me è non essere soddisfatto con me stesso. Quanto sento questo tipi di frustrazione per me è un sentimento difficile da sopportare”.
“Dopo l’Inter non avevo questo sentimento, abbiamo giocato al massimo delle nostre potenzialità e ci è mancata un po’ di fortuna in certi episodi. Ero soddisfatto con me stesso e con i ragazzi, poi abbiamo analizzato gli errori. Contro il Lecce abbiamo metà Paulino, un terzo di Renato Sanches, ma cercheremo di vincere perché ora siamo più vicini alla Champions”
Roma-Lecce, Mourinho: “Calendario? L’alibi si utilizza quando si perde, io ne parlo da inizio campionato”
Mourinho ha poi concluso il suo intervento parlando del calendario: “Sappiamo prima dell’inizio del campionato il numero di partite che giochiamo. Ci sono squadre che hanno potenziale per fare questo, altre meno. Penso che la parola alibi nel calcio si utilizza quando si perde. Io capisco che nel calcio c’è tanta gente che è arrivata con il paracadute. Non è il loro mondo, non lo conoscono. Vengono per status. Devi rispettare queste persone, ma non ne vale la pena commentare queste cose. È come se parlassi di fisica atomica o produzione cinematografica”.
E ancora: “Queste persone non sanno cosa significa giocar ogni tre giorni ed accumulare energie. Oppure lo sanno e fanno finta di niente, questo sarebbe grave. Chi viene dal calcio conosce queste situazioni, il viaggio, l’albergo, il recupero. Per me l’alibi si utilizza dopo le partite, io parlo di queste cose dall’inizio del campionato. Se ogni volta l’Olimpico fischia l’inno della Lega un motivi ci sarà, non sono stupidi i tifosi”.