Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, è stato arrestato l’altro ieri a causa di alcuni reati societari, non relativi al club, ma che lo hanno anche portato a presentare le sue dimissioni come presidente. L’imprenditore romano è al momento detenuto nel carcere di San Vittore a Milano e ha avuto modo di chiamare per la prima volta il suo avvocato nella giornata di ieri. Il Secolo XIX ha riportato alcune parole di Ferrero durante la telefonata, soprattutto relative alle condizioni della sua permanenza in carcere: “Anche se sono in prigione adesso sto bene. Ieri, invece, me la sono presa con i finanzieri che non mi hanno permesso di trasferirmi nella mia casa di Roma, per assistere alla perquisizione. In quel momento, mi è uscito un fiotto di sangue dal naso, oltre ad aver avuto la pressione molto alta, ma adesso sto meglio”.
Inoltre, Ferrero ha ricordato la mattina dell’arresto dagli avvenimenti che sono successi, al momento in cui è stato preso in custodia: “Ero a Milano per parlare con quello che poteva essere il nuovo allenatore della Sampdoria (Stankovic ndr) e, invece, mi sono ritrovato arrestato alle sette di mattina. Dicono, infatti, che potrei fuggire, ma la considero una pazzia, perché dove mai potrei andare?”.
Sempre il quotidiano genovese, poi, ha anche parlato del futuro della Sampdoria ed in particolare della prossima assemblea degli azionisti, che si terrà il 23 dicembre a Venezia Mestre, in cui dovranno essere scelti gli amministratori, i sindaci e il presidente del collegio sindacale. Sembra che l’opzione più probabile sia la riconferma di quello attuale, a meno di Ferrero, in cui potrebbe però rientrare anche Alberto Bosco, che al momento è il direttore operativo.