Il ritorno in Nazionale di Guendouzi è una delle notizie più importanti in casa Lazio, alle prese con l’affare Felipe Anderson. Infatti il calciatore francese, con la maglia del Marsiglia, sembrava aver perso quello smalto e quel talento cristallino che in molti gli attribuivano allo scoccare della sua carriera, ma alla fine è tornato.
Con l’approdo alla Lazio, Guendouzi ha ritrovato se stesso e piano piano, con il passare del tempo, ha conquistato la maglia da titolare. Il francese è diventato così un tassello inamovibile della rosa biancoceleste che non può fare a meno di lui e delle sue capacità di recupero palla, aggressività e dinamicità.
A parlare di tutto ciò è stato lo stesso Guendouzi. Queste le sue parole a Le Parisen: “Quest’estate ho cambiato maglia e avevo bisogno di adattarmi ad una nuova città, ad un nuovo ambiente, ma la convocazione in Nazionale non è altro che la ricompensa delle mie prestazioni con i biancocelesti. Deschamps si è complimentato più volte per il mio rendimento e sono sempre stato consapevole del fatto che mi stesse seguendo da vicino”.
La questione Sarri
Nonostante ciò, ad incalzare è ancora la storia relativo all’addio di Sarri. Le dimissioni dell’allenatore toscano, infatti, hanno fatto male e non poco alla Lazio che ha dovuto contare su Martusciello, prima di passare definitivamente a Tudor.
A parlare di ciò è stato Guendouzi: “Sono rimasto a dir poco sorpreso e scioccato dall’addio di Sarri. Visto il suo lavoro con la Lazio non mi aspettavo andasse a finire così. Ha portato la squadra la secondo posto in un campionato complesso come quello italiano, è arrivato agli ottavi di finale di Champions League e in semifinale di Coppa Italia, insomma ha fatto tante cose buone. Nonostante ciò, rimane il rispetto per la scelta presa visto che ha preferito fare un passo indietro per quello che lui ha pensato fosse lui il bene della squadra”.