Intervistato nella trasmissione Maracanà, su TMW Radio, il giornalista ed ex dirigente calcistico, Mario Sconcerti, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Milan, ieri sera sconfitto sul campo del Porto: “Il Milan ha fatto una brutta partita, aveva assenze pesanti, soprattutto quella di Kessiè. Il Porto non è una squadra straordinaria, ma con il pubblico ha spinto di più. Prima del gol aveva fatto già 14 tiri in porta. Era un Milan molto leggero a centrocampo, ha fatto molti errori in uscita. Krunic e Bennacer non mi sono sembrati adatti alla serata. È stata una partita brutta che mette in seria difficoltà il proseguimento in Champions“.
SULL’INTER ED EDIN DŽEKO: “Abbiamo visto che lo Sheriff Tiraspol è una squadra, non uno straordinario avversario, ma un club che è ancora in testa al girone. Džeko è un grande centravanti, lo sapevamo a tempo. Ha medie eccezionali, pur non essendo un vero cecchino. Fare un paragone con Lukaku è difficile, sono due giocatori molto diversi. Il vero limite del bosniaco è l’età“.
SULL’ATALANTA: “L’Atalanta con Gasperini ha insegnato molto. Per esempio il ruolo di Dimarco nell’Inter è un ruolo alla Gasperini. Riuscire a liberare continuamente uomini diversi è il grande merito. Ha ribaltato l’idea del calcio italiano, che per marcare un uomo usava due difensori. Tiene un solo giocatore sempre a uomo e l’altro gli riempie il campo a seconda di dove va l’azione. Anche il Milan con Calabria sta facendo la stessa cosa. L’Atalanta ha insegnato un gioco diverso“.