Dybala e la Roma, Totti al veleno: “Gioca 15 partite l’anno”

In un clima sereno in casa Roma, arrivano le parole di Totti ad agitare un po' le acque: il "bersaglio" è Dybala, reo secondo l'ex capitano di giocare troppe poche partite per non rendere legittime alcune riflessioni sul futuro

Lorenzo Zucchiatti
2 Minuti di lettura

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Roma lanciatissima verso la conquista della prossima Champions League, grazie alla cura De Rossi che ha riportato entusiasmo e risultati. Di questo e non solo ha discusso Francesco Totti a margine del progetto Betsson.sport, di cui è ambassador, organizzato allo Stadio Olimpico. Quando l’ex capitano giallorosso parla le orecchie della capitale sono sempre dritte all’ascolto, ma a far notizia, al di là del suo pensiero sulla squadra o sulla possibilità di tornare in dirigenza, sono le parole al veleno sul discorso Dybala.

O meglio, la stima c’è e c’è sempre stata, ma i dubbi di Totti sono chiari: “Stiamo parlando di un giocatore top, ma per quanto riguarda il futuro bisogna capire cosa vuole fare la società e che obbiettivi ha dalla prossima stagione. Se fossi un dirigente penserei bene cosa fare con un calciatore che gioca 15 partite l’anno. Se ho un obbiettivo da raggiungere e ho uno dei giocatori più importanti che fa un terzo delle partite, una riflessione devo farla”. Parole inaspettate ma che, a ben vedere, hanno una certa logica, perché già prima della Roma i continui acciacchi sono sempre stati un limite grande per Dybala.

Quale futuro per Dybala? Dal rinnovo alla clausola

Al netto del lecito pensiero di Totti, l’idea della dirigenza giallorossa sembrerebbe, almeno per ora, essere la stessa: il rinnovo è un obbiettivo e verso quella direzione ci si muoverà, a maggior ragione dopo la fiducia ritrovata con De Rossi e le prestazioni sul campo. Va da se che bisognerà capire se trovare un accordo sarà possibile, per togliere quella clausola da 13 milioni, valida per l’estero, attiva fino al prossimo 31 luglio. Roma e Dybala si vogliono ancora, ma il parere del 10 comincia a cambiare.