Un nuovo storico approdo nel campionato di Serie B, che dopo Fabio Grosso, Pippo Inzaghi e Fabio Cannavaro abbraccia l’ennesimo Campione del Mondo del 2006. Daniele De Rossi, eterna bandiera della Roma, farà il proprio debutto sulla panchina della SPAL nel pomeriggio di sabato 15 ottobre, quando i biancoazzurri sfideranno in trasferta il Cittadella. Un cambio necessario in casa ferrarese, dove l’ex Venturato sembrava aver ormai perso il controllo della nave, che naviga ora in acque poco sicure ed a ridosso della zona calda del campionato cadetto. Ora il timone passa nelle mani di DDR, pronto a svoltare una stagione iniziata tra i migliori degli auspici ed attualmente deludente: ma come potrà giocare la SPAL del nuovo tecnico? E quali saranno gli interpreti del suo modulo?
Osservando la rosa degli estensi, difficile pensare ad un sistema di gioco che prevede l’utilizzo degli esterni di centrocampo, in cui ci si potrebbe dunque affidare ad un regista centrale e due mezz’ali dagli inserimenti e dalle progressioni importanti. In attacco, invece, il modulo più consono, numericamente parlando, potrebbe essere quello con l’impiego delle due punte: una statica, a lavorare da centravanti boa, mentre l’altra, tecnica e dinamica, pronta a girargli attorno. La difesa a quattro sembra essere il punto fermo per De Rossi, mentre tra i pali potrebbe esserci più di qualche semplice dubbio. Stando anche alle prime parole in conferenza stampa, non è da escludere un avvio sulla base di quanto costruito dal proprio predecessore, sposando quindi la causa del 4-3-1-2 di mister Venturato e poi, in corso d’opera, cambiare ed adattarsi alle esigenze date da avversario e situazioni interne lo spogliatoio, magari schierando un 4-4-2 più conservativo.
SPAL, De Rossi carica l’ambiente: Meccariello guida la retroguardia
“Tutti partono alla pari e molti che non conoscevo mi hanno sorpreso”. Mister De Rossi si è presentato così alla prima conferenza stampa, premettendo quindi come lui in prima persona non abbia ancora scelto gli interpreti ideali del proprio schema di gioco. Per difendere i pali della porta della SPAL sembra essere favorito l’esperto Enrico Alfonso, sebbene le quotazioni del giovane Thiam sembravano essere in risalita nelle ultime settimane. Nella linea difensiva composta da quattro uomini, punti fermi sembrano essere i terzini: l’impiego di Lorenzo Dickmann è indiscutibile. L’esterno destro, all’occorrenza anche avanzabile sulla linea dei centrocampisti, garantisce propensione in fase d’attacco e buona fisicità quando occorre difendere, mentre dall’altra parte dovrebbe agire Raffaele Celia, fino ad ora sempre impiegato in alternanza con Tripaldelli. Il primo sembra più adatto alla fase di non possesso, mentre l’ex Cagliari è uomo di spinta e potrebbe essere pendolino utile a gara in corso.
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Al centro della difesa, due maglie per quattro calciatori. Quello certo del posto sembra poter essere l’ex centrale del Lecce Biagio Meccariello, il terzo giocatore di movimento fino ad oggi più utilizzato dalla SPAL e garante d’esperienza. L’altra maglia da titolare se la giocheranno presumibilmente il scuola Atalanta Marco Varnier, il polacco Patryk Peda e l’attualmente squalificato Matteo Arena, prelevato in estate dal Monopoli ed autore anche di un gol. Tra questi, il ballottaggio appare scontato tra Varnier ed Arena, che al momento hanno disputato rispettivamente tre e sei gare di Serie B: starà a De Rossi capire il più adatto al suo sistema gioco, dove aggressività e pressione alta saranno i dogmi principali.
SPAL, De Rossi non ha dubbi: Esposito e La Mantia asse centrale
Nel cerchio di centrocampo, quasi ad immedesimare ed imitare l’ex romanista, il punto focale del gioco sarà Salvatore Esposito. Il mediano della SPAL sarà colui interessato nel tessere le trame offensive ed impostare l’azione d’attacco tra le fila degli estensi, potendo contare ai suoi lati della corsa e degli inserimenti delle mezz’ali. Anche qui, diversa concorrenza, con Zanellato e Fabio Maistro candidati numero uno a ricoprire il ruolo. L’ex Crotone ha effettuato fino ad oggi prestazioni deludenti rispetto alle premesse di inizio stagione, mentre il centrale ex Lazio ha quasi sempre scalzato Luca Valzania, rispondendo coi fatti e siglando due gol in campionato. A proposito di Valzania, può dirsi che lui possa essere l’ideale sostituto dei due titolari nella testa di De Rossi, talvolta interpellabile anche da titolare. Ma l’equilibrio garantito da Maistro e la propensione offensiva di Zanellato è difficile possa essere messa in discussione.
La SPAL ha il settimo attacco del campionato e delle 10 reti messe a segno dai ferraresi ben 7 derivano dai centravanti. Il problema principale non pare essere la freddezza sottoporta, quanto la vera e propria produzione offensiva ed il mantenimento della compattezza difensiva. Nell’attacco a due, posto garantito per Andrea La Mantia, autore di 4 gol in 8 partite di Serie B: il bomber ex Empoli non ha bisogno di presentazioni in cadetteria. Al suo fianco, testa a testa serrato per tutta la stagione tra Mattia Finotto e Gabriele Moncini, a Ferrara per rilanciarsi. Alle loro spalle, il talento e la tecnica di Simone Rabbi: il 20enne ha fin qui impressionato per numeri e giocate e da trequartista deve guidare De Rossi ed i suoi alla salvezza e poi, magari, togliersi più di qualche semplice soddisfazione. Ferrara e la SPAL lanciano DDR, pronto alla prima esperienza in panchina.