Nasce il nuovo Camp Nou: il Barcellona si rifà il look

Cresce l'attesa per l'inaugurazione del nuovo Camp Nou: il Barcellona si fa il look allo scopo di recuperare il proprio status e lanciare al sfida agli acerrimi rivali del Real Madrid

Lorenzo Ferrai
5 Minuti di lettura
Camp Nou
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L’eterna guerra fra Real Madrid e Barcellona scavalla i semplici risultati sportivi. Ora i due principali club spagnoli intendono sfidarsi anche su chi riesce a costruire lo stadio più imponente. I blancos sono ormai pronti ad aprire il nuovo Santiago Bernabeu, la cui inaugurazione è prevista per la fine della stagione. Dall’altra parte, i blaugrana non intendono essere da meno. Con il Camp Nou in pieno restauro, il Barça sta disputando le proprie partite casalinghe al Lluis Companys, situato sulla collina Montjuic.

L’obiettivo dei catalani è quello di inaugurare il nuovo stadio, denominato Spotify Camp Nou entro il mese di novembre, in tempo per festeggiare il 125° compleanno del club. Di contro, le reali tempistiche parlano di un’apertura al pubblico prevista per fine 2024. Per gli addetti ai lavori si tratta dunque di un’autentica corsa contro il tempo, così da restituire al Barcellona la sua casa storica, in cui i blaugrana disputano le proprie gare interne da oltre 60 anni.

Il Camp Nou sfida il Bernabeu

Un Barcellona che ragiona in grande, in prospettiva di tornare ai fasti di un tempo e lanciare la sfida al Real Madrid. Se il vecchio Camp Nou ospitava circa 98mila spettatori, il nuovo stadio dovrebbe contenere circa 104mila persone. Un autentico muro blaugrana, anche se il ritardo nei lavori potrebbe convincere il presidente Joan Laporta ad aprire il nuovo impianto già a novembre, anticipando dunque i tempi e ospitando le partite interne del Barça a capienza ridotta, con una capacità di 65mila spettatori.

Joan Laporta, presidente del Barcellona
Joan Laporta, presidente del Barcellona @Twitter

Un autentico guanto di sfida verso il Real Madrid, il cui stadio conterrà intorno alle 80mila persone. Lo Spotify Camp Nou supererà dunque di oltre 20mila posti il nuovo Santiago Bernabeu, rilanciando dunque il dualismo fra le due eterne rivali del campionato spagnolo. La fine dei lavori per la prossima casa del Barcellona è prevista per il 2026.

Come già accennato, Laporta intende aprire lo stadio prima della fine del 2024, con la disponibilità di 60mila spettatori, quando i lavori di restauro saranno ancora in corso. L’impianto che ospiterà le partite casalinghe del Barça non sarà interamente al chiuso, come accaduto invece al nuovo Santiago Bernabeu. Gli spalti saranno coperti anche per garantire protezione agli spettatori in caso di pioggia. Il rettangolo di gioco invece sarà a cielo aperto.

Le persone che prenderanno posto in tribuna avranno una duplice visuale, poiché sul tetto verranno montati tre maxischermi da cui sarà possibile seguire la partita. Originariamente era previsto addirittura un maxischermo unico a 360°, anche se il Barcellona ha dovuto accantonare questo progetto, a causa della mancanza di liquidità.

La speranza blaugrana

La mancanza di liquidità è proprio uno dei temi chiave in questa annata complicata per il blaugrana. Il Barcellona versa in condizioni economiche tutt’altro che semplici, anche per via dei numerosi problemi finanziari che hanno avvolto il club nelle ultime stagioni. La mancanza dello storico Camp Nou contribuisce ad accentuare la situazione, poiché Laporta non riesce a garantire le sufficienti per tenere la società in condizioni stabili.

Barcellona, Camp Nou
Barcellona, Camp Nou @Twitter

Con i numerosi investimenti, spesso fallimentari, effettuati su numerosi giocatori, il Barcellona ha finito per indebitarsi sempre di più, rischiando anche il baratro. Inoltre, l’assenza di fondi generati dallo stadio sta avendo un grosso impatto proprio sulle casse societarie del club catalano. Il Barça si è indebitato ulteriormente anche per costruire il nuovo stadio, anche il prestito stipulato da Laporta, permette al patron di saldare il debito una volta inaugurato il nuovo Spotify Camp Nou.

Per i catalani, l’investimento ammonta intorno a 1,5 miliardi di euro, una cifra esorbitante, per cui il Barcellona si augura si risanare il proprio bilancio. Laporta spera che lo Spotify Camp Nou possa far registrare il tutto esaurito ogni domenica, come ai tempi della corazzata di Guardiola, cosicché le casse blaugrana tornino a respirare in breve tempo, rilanciando il Barça nella lotta a un Real Madrid che parte dal nuovo Santiago Bernabeu per ripristinare la nuova Età dell’Oro blanca.