“Per essere felice mi serve il calcio, oltre a mia figlia ovviamente”, queste le parole di Mario Balotelli dopo la nascita della figlia. Oggi l’attaccante italiano compie 32 anni. Super Mario si è fatto conoscere e amare in Italia con le maglie di Milan e Inter e in Inghilterra con quella del Manchester City grazie alle sue qualità tecniche e soprattutto grazie alle sue grandi doti fisiche. Mario, però, è anche conosciuto per le note balotellate che di certo non hanno contribuito a migliorare la sua immagine dentro e al di fuori del campo.
L’infanzia di Balottelli
Balotelli nasce a Palermo il 12 agosto del 1990, da Thomas e Rose immigrati ghanesi. Il piccolo Mario soffre di problemi intestinali a causa dei quali dovrà sottoporsi a diversi interventi chirurgici, ma le difficoltà economiche dei genitori li costrinsero a chiedere aiuto ai servizi sociali. Nel 1993 viene affidato alla famiglia Balotelli, in provincia di Brescia e solo da adulto ha poi recuperato il rapporto con la sua famiglia biologica.
Da dove tutto è iniziato
Inizia a giocare a calcio all’età di 7 anni all’U.S.O. San Bartolomeo, nel 2001 approda al Lumezzane che dopo alcune stagioni lo manda in prestito all’Inter dove Mario contribuisce alla vittoria del campionato primavera grazie ad un gol su rigore in finale contro la Sampdoria. Nel 2008 Balotelli risultò ancora una volta decisivo nel Torneo di Viareggio in cui segnò una doppietta contro l’Empoli. Grazie alle sue grandi prestazioni Roberto Mancini, ora ct della Nazionale italiana, decide di chiamarlo in prima squadra dove si ambienta subito bene, continua a segnare vincendo uno scudetto, laureandosi capocannoniere della Coppa Italia e diventando il beniamino dei tifosi che gli hanno dedicato un coro: “Se saltelli, segna Balotelli”.
La stagione successiva vede l’arrivo di Jose Mourinho sulla panchina nerazzurra e Balotelli inizia subito bene rivelandosi decisivo per la vittoria della Supercoppa italiana contro la Roma, ma il procuratore federale Stefano Palazzi deferisce Super Mario per gesti offensivi nei confronti di Christian Panucci. Durante la stagione successiva Mario subentra nei minuti finali della semifinale di Champions League contro il Barcellona dove viene sgridato più volte dallo Special One e a fine partita getta la propria maglia a terra provocando così l’ira di molti tifosi. Nonostante ciò Balotelli festeggia la vittoria della Champions League per 2 a 0 contro il Bayern Monaco, vincendo con in nerazzurri tutti e tre i trofei giocati nell’arco della stagione.
Leggi anche: Sion, c’è l’accordo con Balotelli: ora manca l’intesa con l’Adana Demirspor
Da Manchester a Milano
Il 13 agosto 2010 viene ufficializzato il trasferimento di Balotelli al Manchester City per 29,5 milioni di euro. Dopo una prima stagione non esaltante, durante un’amichevole contro i Los Angeles Galaxy, Mario da solo davanti al portiere tenta un gol con colpo di tacco e veronica facendo infuriare Roberto Mancini che lo sostituisce. Il 23 ottobre sigla una doppietta nel derby finito 6-1 ed esibisce una maglietta con scritto “Why always me?”, rispondendo alle critiche sul suo conto.
Il 31 gennaio 2013 si trasferisce a Milano, ma stavolta sponda Milan. Le sue prestazioni (12 reti in 13 presenze) permettono ai rossoneri di concludere al terzo posto qualificandosi in Champions League. La stagione 2013-2014 si rivela negativa per i Diavoli che concludono all’ottavo posto, ma Super Mario realizza 18 reti stagionali. Nell’estate del 2014 passa al Liverpool, ma dopo un anno esatto torna in prestito alla squadra rossonera dove però non riesce ad incidere a causa della pubalgia.
Dalla rinascita al Nizza fino ad oggi
Nell’agosto del 2016 Balotelli viene acquistato dal Nizza a parametro zero ed è proprio con questa maglia che riesce a ritrovare la migliore condizione. Infatti, il numero 9 realizza 15 reti in 23 presenze contribuendo al terzo posto della squadra francese. Nella stagione successiva il Nizza, allenato sempre da Lucien Favre,si classifica solamente all’ottavo posto, ma Super Mario continua a segnare realizzando 18 gol in 26 presenze. A gennaio del 2019 passa al Marsiglia dove mette a segno 8 reti in 15 partite.
Nell’estate dello stesso anno Mario torna nella sua amata Brescia con la maglia delle Rondinelle, neopromosse in Serie A. Il suo contributo alla squadra però, non è all’altezza delle aspettative e a luglio è lo stesso calciatore italiano a chiedere la risoluzione del contratto. Dopo un periodo da svincolato il 7 dicembre 2020 Balotelli riparte dalla Serie B con la maglia del Monza dove colleziona 14 presenze e realizzando 6 gol. Infine il 7 luglio 2021 passa all’Adana Demirspor, squadra turca neo promossa, dove termina la stagione con 32 presenze 19 reti.
Le balotellate
Mario Balotelli, oltre che per il suo modo di giocare, è famoso anche per i suoi comportamenti sia dentro che fuori dal campo che lo hanno sempre messo nell’occhio del ciclone:
- Il 27 marzo 2011 l’attaccante italiano viene sorpreso a lanciare freccette verso i ragazzi delle giovanili dalla finestra del centro di allenamento del Manchester City.
- Il gesto di buttare a terra la maglia dell’Inter dopo il match contro il Barcellona del 2010.
- Il 24 luglio 2011 nel match contro i Galaxy, di fronte al portiere Mario prova un colpo di tacco con veronica spedendo il pallone fuori e provocando l’ira di Mancini che lo sostituisce.
- Il 23 ottobre 2011, nel famoso 6-1 nel derby di Manchester, Balotelli dopo aver segnato si tira su la maglia e sotto compare la scritta “Why always me?”.
- Il 28 giugno 2012 Super Mario, dopo aver segnato una fantastica doppietta contro la Germania nella semifinale degli Europei, fa impazzire tutta Italia levandosi la maglietta e mostrando i muscoli al mondo intero.
- Nel 2013 durante un allenamento con il Manchester City, Balotelli entra duro su Sinclair e Mancini gli dice subito di scusarsi, ma il bomber italiano non ne vuole sapere e nasce un acceso diverbio tra i due.
- A settembre 2015, durante la sua stagione al Brescia, gli viene ritirata la patente a causa di eccesso di velocità: viaggiava con la sua Lamborghini a 109 km/h dove il limite è di 50.
Super Mario e la Nazionale italiana
Mario Balotelli viene convocato da Cesare Prandelli, fa il suo esordio in Nazionale il 10 agosto 2010 in Italia-Costa d’Avorio e realizza il suo primo gol l’11 novembre 2011 nel match tra Polonia e Italia. Ciò per cui viene ricordato l’attaccante italiano in Nazionale, oltre alle sue tante reti, è la doppietta in semifinale degli Europei nel 2012 contro la Germania dopo la quale si è tolto la maglietta mettendosi in posa e mostrando i muscoli al mondo intero. Super Mario viene poi convocato alla Confederations Cup 2013 e ai Mondiali del 2014 (dove l’Italia deluse le aspettative uscendo ai gironi). Da lì un lungo digiuno per l’ex Inter che ritrova la maglia della Nazionale solo nelle amichevoli contro Arabia Saudita, Francia e Paesi Bassi nel 2018 e nello stage per i playoff della qualificazione ai Mondiali del 2022.