Cristian Ansaldi, difensore del Torino, ha avuto modo di rilasciare una lunga intervista ai canali ufficiali del club granata, in cui ha anche ripercorso la sua carriera. Innanzitutto, il giocatore è tornato su come si è appassionato al calcio: “Quello che sto vivendo è il sogno di un ragazzo che è diventato realtà. Il mio amore per il calcio è iniziato da piccolo, con mio fratello e mio papà, visto che tutti noi argentini siamo appassionati di questo sport. Diversamente dalla passione che hanno i tedeschi o gli inglesi, noi siamo più pazzi”. Ansaldi, poi, ha ricordato le sue esperienze all’Atletico Madrid e allo Zenit San Pietroburgo: “Il periodo all’Atletico è stato veramente bello e di Madrid amo tutto dalla lingua all’ambiente. La Russia, invece, è molto diversa sotto tutti gli aspetti, ma con mia moglie ci siamo trovati molto bene a San Pietroburgo”.
Il terzino, infine, ha raccontato il periodo che sta vivendo al Torino, confermando la sua voglia di restare per ancora parecchi anni e spiegando di sentirsi come a casa: “Qua a Torino percepisco l’amore della gente, un po’ come sentivo a Rosario. Diversamente da quanto succede nelle grandi squadre, qui percepisco un atmosfera più familiare. I miei figli e mia moglie stanno bene qui e voglio restarci fino a 40 anni. Gli stimoli li ho anche ora a 35 anni, anche perché se non si cercano si perde poi allegria e felicità. Ora, inoltre, so gestirmi molto meglio di quando ero giovane e, quindi, sento meno la fatica”.